Ancora polemiche per “Django Unchained”: le action figures sono offensive e razziste

Django_Action_Figure
“Django Unchained” è decisamente il film della settimana, da qualsiasi punto di vista lo si consideri. Dopo avervi riferito nei giorni scorsi delle polemiche attorno a “Django” scatenate da Spike Lee (qui trovate il nostro post a riguardo), e dovute all’eccessivo uso della parola “negro” durante la pellicola, oltre che alla brutale rappresentazione della schiavitù nell’America prima della Guerra Civile, non c’è pace per Quentin Tarantino.

Adesso è l’associazione “Progetto Speranza Islamica” che per voce dell’attivista Najee Ali accusa i produttori dei collezionabili di aver reso i volti dei personaggi di colore “troppo aggressivi”, dando un’idea distorta, secondo Ali, dell’etnia afroamericana. Alle action figures, se siete interessati a farvi una vostra idea, abbiamo dedicato una gallery speciale, che trovate cliccando qui.

Se volete la nostra opinione, qui si tratta se non di fraintendimento totale del senso della pellicola tarantiniana, quantomeno di pura speculazione sul nome del film. Personalmente troviamo pregiudiziali le critiche degli ultimi giorni al film di Tarantino, e a breve pubblicheremo la recensione completa del film in cui parleremo, appunto, del razzismo.

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