“Noi, Zagor”, il mondo del Re di Darkwood apre le porte: 22 e 23 ottobre al cinema

Zagor non è soltanto un fumetto, è un universo. Riccardo Jacopino lo descrive come mai nessun altro prima“: con queste parole Moreno Burattini, curatore di Zagor, presenta Noi, Zagor, il film-evento scritto e diretto da Jacopino che sarà nelle sale italiane il 22 e il 23 ottobre.

NoiZagorPoster

Personaggio di punta della Sergio Bonelli Editore, eroe fra i più amati del fumetto italiano, Zagor è stato ideato da Sergio Bonelli stesso (alias Guido Nolitta) e Gallieno Ferri. Nel film lo spettatore viene catapultato nel mondo del Re di Darkwood anche attraverso contenuti inediti: “Patrick Wilding, figlio di un ufficiale dell’esercito ritiratosi a vivere da pioniere nei boschi del Nord-Est – si legge nella sinossi ufficiale – vede morire i genitori per mano di una banda di indiani Abenaki, guidati da Salomon Kinsky. Raccolto da uno strano filosofo vagabondo che si fa chiamare Wandering Fitzy e che gli fa da maestro, il ragazzo cresce desiderando la vendetta. Quando riesce ad attuarla, scopre, però, che il padre era stato a sua volta un massacratore di indiani e comprende la relatività dei concetti di Bene e Male. Questo lo spinge a trasformarsi in Za-gor-te-nay ‘Lo spirito con la Scure’ o, più brevemente, Zagor: sempre pronto a schierarsi con i deboli e gli oppressi, combatte per la giustizia“.

Raccontare Zagor e gli zagoriani, spiega Jacopino, “è stato come tener fede a una promessa fatta. Un appuntamento rispettato quasi per caso, un modo per esprimere gratitudine per le ore belle passate insieme all’eroe di Darkwood durante tutta la mia vita“. Il regista ha un solo rammarico: “non aver fatto in tempo, per un soffio, a conoscere ed intervistare il grande Sergio Bonelli e potergli esprimere personalmente la mia gratitudine per il suo necessario e imprescindibile assenso al progetto del film. Una sua apparizione in video e in voce è assicurata grazie al frammento di un’intervista di qualche anno fa, realizzata da Andrea Bosco per la Provincia di Milano, ma la sua presenza aleggia comunque, in ogni momento del film“.

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