All’inizio di questo settembre qualcuno ha messo in circolazione una voce per certi versi inquietante. O scioccante. O entrambe le cose. Comunque: si è detto che Jack Nicholson stava meditando l’abbandono delle scene. Presunto motivo: l’età (conta 76 primavere) e qualche problemuccio di memoria (pare faccia fatica a ricordare le battute). Nel giro di qualche ora è giunta una smentita – pubblica quanto affidabile – da parte della giornalista Maria Shriver (ex moglie di Arnold Schwarzenegger), che ha archiviato la questione definendola una “bufala” a tutto tondo.
Adesso, però, il grande Jack ha deciso di intervenire personalmente nella faccenda. Nel corso di un’intervista al The Sun giura di avere ancora “il cervello di un matematico” e nessuna intenzione di ritirarsi. Al momento, però, non vuole girare più film. Non c’entrano nulla gli anni, la memoria e cose simili. No. Nicholson sta perdendo entusiasmo: “Non lavorerò fino al giorno della mia morte – ha dichiarato – non è per questo che ho cominciato a recitare. Il fatto è che non sento più la motivazione. Prima l’avevo, ora no. Non sento più il bisogno di andare lì fuori“.
Cosa lo sta spegnendo? Le sue parole colpiscono: “Mi è venuto l’agghiacciante pensiero che forse i ventenni e i trentenni di oggi non vogliano più essere commossi, emozionati. Che forse vogliano solo vedere più bombe, più esplosioni, perché è quello con cui sono cresciuti. E io non farò mai quel genere di film“. Meditate gente, meditate.
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