Gli anni spezzati, Il commissario: l’Italia scopre il terrore

Oggi, martedì 7 gennaio, prenderà il via la miniserie Gli anni spezzati diretta da Graziano Diana (Edda Ciano e il comunista e La vita rubata) e dedicata agli Anni di piombo. Le prime due puntate (la seconda andrà in onda mercoledì 8) raccontano la storia del commissario Luigi Calabresi, realmente esistito e interpretato da Emilio Solfrizzi. Al suo fianco un cast d’eccezione composto da Luisa Ranieri, Paolo Calabresi, Ninni Bruschetta, Thomas Trabacchi, Emanuele Bosi, Stella Egitto ed Antonio Folletto. Al centro della storia c’è l’attentato avvenuto a Piazza Fontana – nel centro di Milano – il 12 dicembre 1969, nel corso del quale morirono diciassette persone e ne uscirono ferite altre ottantotto: fu proprio il commissario Calabresi a seguire le indagini. Un uomo lasciato solo dallo Stato, dalla stampa e dalle istituzioni contro la violenza e l’odio di un mondo crudele.

Ma cosa vedremo in queste due puntate? Troviamo Luigi Calabresi alla fine degli anni Sessanta a capo dell’ufficio della Questura di Milano. Proprio in questo periodo la giovane recluta romana Claudio Boccia viene trasferita alla Caserma Cadorna attirando l’attenzione del commissario che lo include nella sua squadra. Per il nostro Paese è un momento molto difficile visto che gli anarchici prendono di mira le istituzioni, mettendo sempre di più in pericolo la vita dei cittadini. Quel famoso 12 dicembre accade la strage di Piazza Fontana a causa di una bomba piazzata da ignoti. Calabresi è solo contro tutto e tutti. E’ deciso a trovare i colpevoli e così inizia ad indagare sul circolo capeggiato da Giuseppe Pinelli. Nonostante il sostegno della moglie Gemma però non riesce a scamparla e così un paio d’anni più tardi – il 17 maggio 1972 – Calabresi viene assassinato davanti la sua abitazione.

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