“E’ una donna tenera, dolce e romantica, ma può contare su una forza d’animo molto grande: ha molto carattere ed è anche capace di imporsi. E se vuole qualcosa riesce a prendersela“: con queste parole Vittoria Puccini descrive Marta, il personaggio che interpreta nel nuovo film di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud (nelle sale dal 23 gennaio). Marta è una delle tre sorelle che animano la vicenda; di professione fa la libraria, nutre una profonda passione per la letteratura ma ha la testa fra le nuvole. E, di conseguenza, vive storie sentimentali piuttosto sui generis: “Si innamora sempre romanticamente – continua la Puccini – dei protagonisti dei suoi romanzi preferiti e nella realtà non è mai riuscita a a trovare un uomo adeguato“.
Poi, un bel giorno, nel suo negozio entra Fabio, un giovane sordomuto cui presta volto e corpo il sempre bravo Vinicio Marchioni. Fra loro nasce un legame molto bello ma anche complicato, “perché devono trovare un modo di comunicare alternativo alla parola, fatto di fisicità, di gesti e di sguardi“. Genovese è anche autore della sceneggiatura; nel copione “ha descritto – spiega l’attrice toscana – in chiave di commedia il rapporto fra questi personaggi che dovevano parlarsi un po’ a gesti o attraverso dei bigliettini scritti ma non era chiaro come trasferire questo tipo di rapporto da un punto di vista cinematografico“. C’era il rischio di cadere in ritmi lenti e non risultare del tutto comprensibili per lo spettatore, invece poi la strada è stata trovata grazie a un’evidente sintonia fra Vittoria e Vinicio: “E’ stato bello studiare con lui – dice lei – la difficoltà di comunicazione fra i personaggi. Abbiamo lavorato solo con gesti e sguardi, elementi che danno una forte intimità…“.
Grande chimica anche con Anna Foglietta: “ci siamo divertite come matte a interpretare le due sorelle che sono molto complici fra loro, ridono insieme, si spingono, si abbracciano. Portare in scena questo loro rapporto per noi due è stato semplice e naturale, non ci conoscevamo affatto ma sul set abbiamo legato tanto“. E Vittoria ha per il regista parole dense di entusiasmo: “Paolo è una persona meravigliosa, è sicuro di sé, sa quello che vuole, ti regala tante sfumature per arricchire il personaggio ma è molto rispettoso del lavoro del cast e della troupe e questo permette di creare sul set un clima costantemente positivo e sereno“.
Foto by Kikapress
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