Tarzan in 3D fra paesaggi mozzafiato e tanto amore

Tarzan è arrivato in Italia, appeso a una liana tridimensionale. Non è una battuta, almeno non del tutto: da ieri, 6 marzo, nelle sale nostrane c’è Tarzan, film d’animazione in 3D diretto e prodotto da Reinhard Klooss e realizzato con la tecnica della motion capture sulla base delle movenze di Kellan Lutz. E’ l’adattamento del celebre romanzo di Edgard Rice Burroughs, naturalmente, ma con qualche particolarità. Innanzi tutto, grande importanza ha il realismo fotografico, frutto di un visibile quanto apprezzabile impegno e tradotto in paesaggi davvero mozzafiato. Secondo, per avere una chiara differenziazione rispetto alle pellicole precedenti con protagonista l’orfanello cresciuto nella giungla si è scelto di puntare sui suoi anni “formativi”, sul modo in cui vive e comunica in quell’ambiente.

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Terzo, la storia è ambientata nei giorni nostri. Ebbene sì. A dirla tutta parte da 70 milioni di anni fa, ovvero dal meteorite che causò l’estinzione dei dinosauri e che sarebbe ancora in mezzo alla giungla. L’imprenditore John Greystoke è convinto che si possa trasformare quel meteorite in una fonte energetica per l’umanità, ma muore in un incidente con la moglie, lasciando solo il figlio JJ, detto Tarzan. Quest’ultimo viene adottato da un gorilla che a sua volta ha perso il proprio cucciolo e compagno e così cresce tra le scimmie. Fino a quando entrano in scena Jane, figlio di un antropologo, e il direttore – tutt’altro che buono – della Greystoke energies.

Insomma, questo Tarzan finisce per innamorarsi e per sposare la causa ambientalista: il messaggio è più che positivo, dunque, nonostante qualche carenza della sceneggiatura (ma dopo tutto Tarzan è sempre stato di poche parole, si sa…). Il film punta sui ragazzini che abbiano voglia di passare insieme un pomeriggio al cinema: ne usciranno soddisfatti, questo è certo. Quanto agli adulti, nel caso decidano di accompagnare i rampolli… Beh, non si aspettino di provare grandi emozioni. Ma sarà comunque un’esperienza piacevole.

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