Sono trascorsi quattro anni dall’uscita di Cuccioli: Il Codice di Marco Polo e finalmente i 6 buffi e coraggiosi protagonisti della serie animata trasmessa in oltre 60 Paesi stanno finalmente per tornare. Domani, 27 marzo, arriva infatti nelle sale (per un totale di almeno 200 copie in 2d e 3d) Cuccioli: il Paese del vento, nuova avventura firmata sempre da Sergio e Francesco Manfio e dal loro Gruppo Alcuni (fondato nel 1973). Sergio indossa le vesti di regista e insieme a Francesco ha anche firmato la sceneggiatura: “Il progetto – ha detto durante la presentazione della pellicola – nasce dalla volontà di dare concretezza alle dee di uno studio che vanta ormai una lunga attività alle spalle. Lo spunto tende a sviluppare un gruppo di sei personaggi che, secondo noi, rappresentano la tipologia dei bambini: ci sono il timido, il deciso, l’amante della lettura, il sognatore, Pio che vuol fare l’attore e Diva che raffigura la vanità di certe bambine“.
Il racconto, in generale, si basa su concetti chiave come lo spirito di gruppo e la non violenza: “Dopo molte riflessioni e confronti con esperti, abbiano optato per un copione di taglio ‘interattive’, che ogni tanto si interrompe e guarda verso il piccolo spettatore: la partecipazione dei ragazzi in prima persona diventa molto importante sotto il profilo emotivo ed ha un ricasco forte sotto quello pedagogico“. Andando più nello specifico, questo nuovo capitolo mira a coniugare il divertimento con la sensibilizzazione sul tema dell’energia sostenibile e il target, naturalmente, coincide con un pubblico di giovanissimi: anche per questo è stata messa una particolare cura negli effetti visivi.
I Cuccioli abitano a Soffio (detto, appunto, Il Paese del vento), luogo in cui tutto funziona grazie all’energia eolica e in cui regna Re Ciclone, un bizzarro personaggio che ha come consigliere la sua coda parlante. I 6 protagonisti incontrano anche il Custode del vento, ovvero una tartaruga che sorveglia la grotta dentro la quale si trova la Girandola, ovvero la fonte dell’energia necessaria a far vivere la città. All’improvviso, in un antro situato sotto un vulcano, ecco apparire Cuncun e Canbaluc: sono i due scagnozzi (non troppo svegli, a dire il vero…) della perfida Maga Cornacchia, intenzionata a distruggere Soffio con una delle sue macchine infernali.
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