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Categorie: Recensioni

Pinuccio Lovero: storia di un candidato becchino, tra commedia e realtà

A dieci giorni dalle elezioni Europee, è arrivata al cinema una commedia che parla di una candidatura piuttosto particolare. Dallo scorso 15 maggio, nelle sale c’è, infatti, Pinuccio Lovero Yes I can. La storia vera di un candidato becchino alle elezioni amministrative di Bitonto, raccontata dal regista pugliese Pippo Mezzapesa, che già 5 anni fa aveva messo in risalto la vita di Pinuccio nel documentario “Sogno di una morte di mezza estate” presentato al festival di Venezia.

Lovero è un personaggio sui generis, che proprio come Obama e Renzi vuole dire  “Yes I can“. Anche lui punta a mettere da parte la vecchia politica a guardare avanti, dove? Al quel futuro che per tutti termina nella bara. Insomma, il suo campo è il camposanto e il suo obiettivo è quello di prendersi cura del luogo dove si riposa una volta e per sempre: il cimitero. Pinuccio Lovero ha le idee chiare già da bambino, vuole fare il becchino e ci riuscirà. Dopo aver conquistato il posto nel grande camposanto di Bitonto, però, il suo sogno è un altro: entrare in politica. “Pensa al tuo futuro” con questo slogan elettorale deciderà di candidarsi nella lista Sel con Nichy Vendola.

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Un film divertente, esilarante che racconta una campagna elettorale fuori da ogni aspettativa. Un programma “cimiteriale”, verrebbe da definirlo, che però è lo specchio di una realtà – quella di Bitonto – nella quale ognuno vive per sé, pensando ai propri interessi, e in cui non c’è mai nulla di nuovo. La novità la porta Pinuccio Lovero, un personaggio bizzarro, ma altrettanto ricco di sfaccettature e in grado di lanciare importanti messaggi tra le righe.

Pippo Mezzapesa, da poco vincitore del Nastro d’Argento per il miglior corto Settanta e reduce, porta sul grande schermo una storia, un sogno ma soprattutto una spiazzante realtà. Pinuccio Lovero è il protagonista di una commedia per tutti (grandi e piccini, amici e famiglie), in grado di dimostrare che con la politica si può anche ridere. Un piccolo film, in un piccolo paese della Puglia, ma con un grande carico di messaggi che forse hanno qualcosa a che vedere anche con la politica odierna.

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