Cannes 2014, Alice Rohrwacher: 12 minuti di applausi per “Le meraviglie”

Dodici minuti di applausi. Entusiasmo, commozione, ammirazione. Lacrime. Al Festival di Cannes arriva il turno di Alice Rohrwacher e del suo film Le meraviglie e questo è il risultato. L’unica opera italiana in concorso riceve un’accoglienza speciale, di quelle che non si dimenticano facilmente. Lei, la timida regista 33enne, appare sulla Croisette con la sorella Alba, il ballerino belga Sam Louwyck, la fiera Monica Bellucci (anche lei con gli occhi lucidi) e quattro bambine – Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Sabine Timoteo e Agnese Graziani – che recitano per la prima volta sul grande schermo.

E’ la storia di una famiglia di apicoltori, con un padre rigido e al contempo amorevole, che fugge nella campagna toscana; è estate, sarà un’estate indimenticabile che cambierà per sempre la vita della maggiore di quattro sorelle, Gelsomina: “Il film – ha spiegato Alice – è girato nei luoghi dove sono cresciuta e con mia sorella tra gli attori, ma non è autobiografico. E anche se lo fosse non è quello che vorrei arrivasse al pubblico“. Le riprese sono state realizzate fra l’Umbria, la Toscana e il Lazio, il tempo è indefinito (fine anni Sessanta?), la famiglia è umile e dovrà affrontare alcuni elementi destabilizzanti. Monica Bellucci interpreta un affascinante cameo, è la conduttrice di un programma tv sugli etruschi e indossa un abito fatto d’oro e di bianco: pare una fatina, ma nei suoi occhi ci sono tracce di tristezza.

Sono stata felice – è il commento di Monica – di conoscere questa persona sincera e franca. I film non vengono mai per caso, ero in un momento particolare della mia vita e il ruolo di questa specie di fata che forse è stanca di essere un sogno mi è sembrato un ruolo irrinunciabile“. “Lavorare con Alice – ha detto invece Alba – è stato del tutto naturale, mi sono resa conto che condividere un immaginario, un mondo che riguarda la nostra memoria e la nostra educazione, ha reso più facile fare questo film. È stata un’esperienza coinvolgente, eravamo anche un po’ preoccupate perché fino ad oggi ci siamo sempre aiutate e sostenute da lontano mentre questa volta abbiamo provato a farlo da vicino e credo che il bilancio sia molto positivo“. Non resta che tenere le dita incrociate, adesso, fino alla cerimonia di premiazione.

foto Piergiorgio Pirrone – LaPresse

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