“Vorrei che fosse un regalo per tutte le coppie, non solo gay, che sappia avvicinarle alla ricerca della felicità…“. Punto di partenza, o missione, fate voi, del nuovo film di Maria Sole Tognazzi, dal titolo “Io e lei”. Sembra fare il verso al celebre libro di Alberto Moravia (“Io e lui”, ndr.), invece è un modo intelligente e innovativo per tornare sui passi de “Il Vizietto”, dove dominante era proprio il padre della regista, il sommo Ugo Tognazzi. Questa volta toccherà a Sabrina Ferilli e Margherita Buy prendere il posto dei due vecchi protagonisti (l’altro era l’istrionico Michel Serrault). Cominceranno in ottobre le riprese di “Io e lei”, prodotto da Indigo e Lucky Red con Rai Cinema, scritto al fianco di Ivan Cotroneo e Francesca Marciano. La nostra frase di lancio è estrapolata da una bella intervista che Maria Sole ha rilasciato a Repubblica: leggiamo le altre dichiarazioni ‘a tema’…
Col pensiero a “Il Vizietto”
Maria Sole Tognazzi si è domandata: “Perché non raccontare una storia d’amore tra due donne, magari senza stereotipi né pregiudizi, né giudizi?“. Il riferimento al piccolo capolavoro che vedeva protagonista il suo papà è stato praticamente naturale, “..poiché stavo in un luogo caro a lui. Spero che questo porti bene…“.
Tutto tranne che un remake
Omaggio, tributo, riconoscimento. Un po’ di tutto questo, ma “Io e lei” non sarà il remake de “Il Vizietto”. La Tognazzi precisa: “Si tratta di una sceneggiatura originale, un gentile ma lontanissimo omaggio a uno dei primissimi film capace di sdoganare, 36 anni fa, l’immagine della coppia omosessuale“. Trentasei anni sono passati, non sono pochi, la regista ricorda così quel periodo: “Quando il film uscì avevo tre anni, l’ho visto e rivisto dopo, ma ho il ricordo di Ugo – allora vivevamo a Velletri – che venne a prendermi a scuola con una tuta di paillettes rosa. Io non capivo, ma tutti si divertivano“. Chissà come vestiranno Margherita Buy e Sabrina Ferilli: come due donne moderne, in grado di intrattenere e, magari, far riflettere.
Tra riso e malinconia
La Tognazzi definisce il suo “Io e lei” come ‘comedydrama’ o ‘dramatic’, un film divertente. Sempre alla puntuale giornalista di Repubblica la regista dice di averlo scritto per “esaltare il lato comico di Margherita Buy e Sabrina Ferilli, ma anche amaro e malinconico“. Dopotutto, anche Il Vizietto era questo, una pellicola malin-comica, un po’ audace per l’epoca, indimenticabile ai giorni nostri.
(foto by facebook)
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