Interstellar: il film di Christopher Nolan conquista tutti

C’era da aspettarselo: nel primo weekend di programmazione è Interstellar di Christopher Nolan il film primo al box office in Italia, con quasi 3 milioni di euro incassati. Il regista inglese dirige Interstellar dopo la fortunata tripletta Il Cavaliere Oscuro del 2008, Inception del 2010 e Il Cavaliere Oscuro – il ritorno del 2012.

Con un cast davvero stellare formato da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Mackenzie Foy, Michael Caine, Casey Affleck, Bill Irwin e John Lithgow, Interstellar si ispira alle teorie scientifiche di Kip Thorne, un fisico teorico americano che basa i suoi studi sui buchi neri, la relatività, l’antigravità ed i viaggi nello spazio-tempo.

Un’ovazione di pareri positivi per il film, acclamato da tutti sul web: “Christopher Nolan si supera”, “è un capolavoro” “avrei voluto che quelle 3 ore durassero 60 anni”. Capolavoro, dunque, è la parola più utilizzata dagli spettatori: è piaciuta la drammaticità, che a quanto pare ha commosso proprio tutti, e grande interesse ha mosso anche la colonna sonora, composta da Hans Zimmer, che accompagna perfettamente ogni scena del lungometraggio.

Molti hanno portato il paragone con Gravity, il film del 2013 diretto da Alfonso Cuaròn con protagonisti George Clooney e Sandra Bullock. A detta dei cinefili il paragone proprio non regge: Nolan batte Cuaròn.

Annata d’oro dunque per Matthew McConaughey: l’attore dal cognome impronunciabile continua a infilare un successo dietro l’altro. A partire dalla sua magistrale interpretazione di Dallas Buyers Club, il film di Jean-Marc Vallée che gli ha permesso di vincere sia il Golden Globe che il Premio Oscar come miglior attore protagonista (e che ha fatto guadagnare l’Oscar anche a Jared Leto come miglior attore non protagonista), passando per True Detective, la serie osannata da pubblico e critica che l’attore non ha solo interpretato ma anche prodotto, fino ad arrivare a questo Interstellar, che per molti vale già un secondo premio Oscar. Chissà se riuscità ancora a stupirci.

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