Categorie: Recensioni

Il segreto di Italia con Romina Power: la guerra vista con gli occhi di una bambina

Il segreto di Italia (in uscita domani, giovedì 20 novembre) è un film diretto, scritto e montato da Antonio Belluco, regista padovano, la cui pellicola Antonio guerriero di Dio del 2006 ha fatto parlare anche la critica internazionale. Nel cast ci sono Gloria Rizzato, Alberto Vetri, Fabrizio Romagnoli, Maria Vittoria Todeschini, Elisabetta De Gasperi, Giovanni Capalbo e la partecipazione speciale di Romina Power. La storia è tratta da fatti realmente accaduti nella primavera del 1945 in quel di Codevigo (provincia di Padova), dove la guerra vera e propria è stata vissuta solo dopo la liberazione. I partigiani comunisti arrivati nel paese hanno ucciso molti innocenti. La vicenda viene raccontata dagli occhi e i sentimenti di una quindicenne di nome Italia (la Rizzato).

Ci troviamo poi nel 2000: Italia – ora con il volto della Power – è costretta a tornare a Codevigo per il matrimonio della nipote e proprio questo evento la costringe a fare i conti con il suo passato doloroso. Le immagini della gioventù le tornano davanti agli occhi, anche perché ha un segreto che nasconde da ormai cinquant’anni e riguarda il suo primo amore Farinacci (Vetri) e la sua migliore amica di allora Ada (la Todeschini).

Oltre a portare sul grande schermo un crimine di guerra, Belluco vuole anche indagare sui sentimenti delle persone. La narrazione è scorrevole, anche se alcuni flashback troppo veloci possono spiazzare lo spettatore. Lo stesso accade per i dialoghi, interamente in veneto: a volte risulta difficile, almeno per chi non conosce questo dialetto, comprendere al meglio tutte le parole e quindi i discorsi. Le interpretazioni degli attori sono impeccabili e specialmente dei tre protagonisti, la Todeschini, Vetri e la Rizzato (perfetta anche vista la somiglianza fisica con la Power), nonostante siano ancora alle prime armi. Il ritorno al cinema per la Power dopo sette anni di assenza non ha deluso le aspettative: il ruolo le calza a pennello e fa emozionare. Un film interessante, che in alcuni punti fa sorridere (nelle sequenze di vita quotidiana prima dell’arrivo dei partigiani), ma che soprattutto fa riflettere su un passato che per molto tempo è stato tenuto nascosto.

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Samantha Suriani

Toglietemi tutto, ma non la musica, il buon cibo…e la tinta rossa. Potrei diventare pericolosa.

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