Ho ucciso Napoleone con Micaela Ramazzotti: al cinema dal 26 febbraio

Uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 26 febbraio Ho ucciso Napoleone, nuovo film di Giorgia Farina e che vanta un cast davvero ricco: Micaela Ramazzotti, Elena Sofia Ricci, Libero De Rienzo, Pamela Villoresi, Federica Victoria Caiozzo aka Thony, Adriano Giannini, Bebo Storti, Monica Nappo, Iaia Forte, Milena Vukotic e Maddalena Crippa. La protagonista della pellicola – prodotta da Angelo Barbagallo della Bibi Film in collaborazione con Rai Cinema e distribuita da 01 Distribution – è la Ramazzotti che veste i panni di un personaggio cresciuto da due genitori distratti.

Questi non hanno fatto che litigare fino alla loro separazione: la madre (la Villoresi) si fidanza di nuovo, ma con una donna e così la scoperta della sua omosessualità le darà una serenità tale da diventare anche una madre migliore. Intanto la figlia resta incinta e si tratta di una gravidanza inaspettata e soprattutto non desiderata, che l’aiuta a capire molte dinamiche dell’essere genitore. In questo modo arriverà ad abbracciare positivamente la maternità. “Sarà una storia al femminile divertente e un po’ cattiva”, ha dichiarato lo scorso luglio la Ramazzotti durante la sua partecipazione all’Ischia Global Fest.

La Farina è giovane, ma ha già ricevuto diversi apprezzamenti in tutto il mondo, in particolare per alcuni cortometraggi. Sul piccolo schermo ha affiancato dietro la macchina da presa i fratelli Marco e Antonio Manetti (meglio conosciuti semplicemente come Manetti Bros) per la serie L’ispettore Coliandro, mentre si è occupata del film tv Bello di mamma in prima persona. Il suo primo film vero e proprio è stato invece Amiche da morire del 2013, una commedia noir con protagoniste Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, Cristiana Capotondi e Vinicio Marchioni; un progetto grazie al quale ha vinto il Globo d’oro alla Migliore sceneggiatura (firmata insieme a Fabio Bonifacci) e ha ricevuto anche una nomination ai David di Donatello come Miglior regista esordiente (premio vinto poi da Leonardo Di Costanzo per il lungometraggio L’intervallo).

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