Categorie: Festival di Cannes

Documentario su Amy Winehouse: la famiglia protesta. Bloccata l’anteprima a Cannes?

Il docu-film dedicato a Amy Winehouse dovrebbe essere presentato in anteprima al Festival di Cannes (in programma dal 13 al 24 maggio) nelle Proiezioni di Mezzanotte: meglio usare il condizionale, visto che la famiglia della cantante scomparsa a soli ventisette anni il 23 luglio del 2011 ha minacciato azioni legali. Amy (guarda il trailer ufficiale su Velvet Cinema) viene attaccato in particolar modo dal padre Mitch, visto che secondo lui ci sono alcuni punti che non corrispondono affatto alla realtà: “Già dall’inizio – ha raccontato al The Sun – la squadra del film aveva un’idea fatta e finita di quello che voleva fare. E non ha lasciato che qualcuno si mettesse di mezzo, neppure la verità, neppure gli amici di Amy. Vengo raffigurato come un padre assente, durante i suoi ultimi anni. Si dà l’impressione che la famiglia non ci fosse. Ma io ero lì, eravamo da lei tutti i giorni ed Amy mi telefonava anche sette volte al giorno. Ma di questo nel film non c’è traccia“.

Inoltre l’uomo è arrabbiato perché nel documentario c’è anche una testimonianza dell’ex genero Blake Fielder-Civil. Per questo motivo i suoi avvocati guarderanno il lavoro e, se necessario, provvederanno ad un’eventuale denuncia. Mancano poco più di quindici giorni all’inizio della manifestazione e c’è davvero il rischio che il film non venga proiettato. Il lungometraggio (che fa rivivere la cantante attraverso registrazioni inedite, filmati e testimonianze di chi le è stata accanto) arriverà (o almeno dovrebbe) nelle sale cinematografiche inglesi il prossimo 3 luglio, mentre non è stata ancora annunciata una data d’uscita italiana.

Cantare è sempre stato importante per me – ha ammesso agli esordi – ma non ho mai pensato che sarei diventata una vera cantante. Sono molto fortunata, posso fare qualcosa che amo e basta così. Non penso che diventerò famosa, anche perché non credo che riuscirei a gestirlo, diventerei pazza“. Le sue parole sono state profetiche. In cinque anni di grandi successi ha dato davvero tanto ai suoi fan, anche se c’era molto altro da scoprire. Non è riuscita a sostenere il peso della popolarità, così si è lasciata andare agli eccessi, come l’abuso di droga e di alcool. I suoi genitori però le sono stati accanto. Su questo non devono esserci dubbi.

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Redazione

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