Sono riprodotte con effetto stilizzato le immagini di Francesca Neri e Moisè Curia nella locandina ufficiale de La nostra quarantena, film di Peter Marcias nelle sale a partire dal prossimo 15 ottobre. Prodotto da Capetown in collaborazione con Ultima Onda, Fondazione Anna Riggiu Onlus e Zena Film e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, questo lungometraggio viene distribuito da Istituto Luce Cinecittà e ha chiuso come Evento Speciale il Festival del Nuovo Cinema di Pesaro e al Festival del Cinema di Tavolara.
La location è Cagliari, la collocazione temporale coincide invece con il 2013. Quindici lavoratori marocchini decidono di scioperare per difendere il posto di lavoro al porto e nel tentativo di recuperare gli stipendi arretrati. Presidiano la nave Kenza e stanno lì tutto il giorno, tutti i giorni, rinunciando dunque anche alla libertà. “La nave – si legge nella sinossi ufficiale – è la loro casa temporanea, dove dormono, mangiano, pregano, rispettano il Ramadan“. Maria, ovvero la Neri, è una docente dell’Università di Roma che decide di affidare a un suo studente, Salvatore (Curia), una ricerca proprio sulla vicenda cagliaritana. E il ragazzo si ritroverà a vivere “un’esperienza non solo di studio ma pure di vita” che lo porterà “a interrogarsi sul proprio futuro“. Salvatore cambierà. E cambierà anche Maria. Perché certe cose non possono non lasciare il segno. “Una storia del presente che parla di diritti negati e solidarietà, lavoro, dei giovani di fronte ad un futuro alquanto incerto“. Dal 15 ottobre al cinema.
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