Le Confessioni, in arrivo il 21 aprile il film con Toni Servillo e Pier Francesco Favino

Uscirà nelle sale cinematografiche il 21 aprile, Le Confessioni il nuovo film di Roberto Andò con Toni Servillo e Pier Francesco Favino. Scopriamo di cosa si tratta.

Un luogo isolato, pochi uomini, un segreto da difendere a tutti i costi e il sospetto che qualcuno sia a conoscenza della verità. Queste sono le caratteristiche fondamentali di ogni film o racconto giallo. Pare che Le Confessioni, l’ultimo film di Roberto Andò rispetti alla lettera queste regole. Ma più che di giallo, nel film ci troviamo di fronte ad una trama drammatica, ricca di tensioni e giochi di psicologia tra i personaggi.

Quello che per adesso impressiona è il cast degli attori scelti. Nomi internazionali come Connie Nielsen e Andy de la Tour, degni rappresentanti dell’Italia, Toni Servillo e Pier Francesco Favino. Il film nasce da una coproduzione Italo-Francese e le riprese sono iniziate il 26 maggio in Francia per poi continuare in Germania e Italia. La storia inizia in un albergo lussuoso tedesco dove si è organizzato un G8 dei ministri dell’economia per varare una manovra segreta che potrebbe avere delle forti ripercussioni sulla società. Oltre ai ministri, ospiti dell’hotel sono una famosa scrittrice di libri per bambini, una rock star e un misterioso monaco, Roberto Salus. È lui la figura enigmatica che porta scompiglio nell’incontro, interrotto da un tragico avvenimento.

Salus con la sua presenza calma e inquietante, si aggira tra i ministri. Possibile che qualcuno gli abbia confessato il segreto del complotto? Questo è il dubbio che assale gli alti papaveri dei governi. In questa maniera la trama affronta il tema del potere visto dagli occhi incorruttibili di un uomo di fede che con la sua forza interiore cerca di sfidare i grandi del mondo. Salus riuscirà a vincere la sua battaglia? Ma più che questa è un’altra domanda che viene spontanea, dopo aver visto il trailer del film: non sarà mica l’ennesimo polpettone su intrighi internazionali e complotti? Speriamo di no. Per saperlo non ci resta che aspettare il 21 aprile.

Photo Credits: Facebook

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