La vita di Carla Fracci diventa un film

ActionAid ha lanciato una campagna di crowdfunding per la realizzazione di un film documentario sulla vita dell’ètoile Carla Fracci. Chiunque può dare il proprio contributo attraverso la piattaforma danzaconcarla.it, ricevendo in cambio ricompense ed esperienze speciali come ringraziamento per aver sostenuto il progetto di ActionAid contro la discriminazione, l’esclusione e gli stereotipi di genere. Ecco tutti i dettagli…

La vita di Carla Fracci diventa un film documentario, intitolato semplicemente Carla. Una campagna di crowdfunding contribuirà alla realizzazione dell’opera e sosterrà il lavoro di ActionAid finalizzato a contrastare la discriminazione, l’esclusione e gli stereotipi di genere. La regista e amica Rita Riboni ha deciso di raccontare la storia di Carla Fracci, fatta di ostacoli superati e sogni realizzati, in grado d’ispirare i giovani e stimolare chiunque creda che cambiare sia possibile. Il documentario racconta momenti pubblici e privati dell’ètoile, unendo scene introvabili di balletti entrati nella leggenda con momenti intimi della sua vita.

Come si legge su danzaconcarla.it, dove chiunque può dare il suo contributo al progetto di ActionAid (ricevendo in cambio ricompense ed esperienze speciali), “questa campagna di crowdfunding nasce dal basso per raccontare la storia di una bambina che non si è arresa e ha superato difficoltà e pregiudizi per diventare Carla Fracci, l’étoile più famosa di sempre che rappresenta la danza classica in Italia e nel mondo”.

Queste le parole di Carla Fracci: “Ho danzato nei tendoni, nelle chiese, nelle piazze. Sono stata una pioniera del decentramento. Volevo che questo mio lavoro non fosse d’élite, relegato alle scatole d’oro dei teatri d’opera. E anche quand’ero impegnata sulle scene più importanti del mondo sono sempre tornata in Italia per esibirmi nei posti più dimenticati e impensabili. Nureyev mi sgridava: chi te lo fa fare, ti stanchi troppo, arrivi da New York e devi andare, che so, a Budrio… Ma a me piaceva così, e il pubblico mi ha sempre ripagato”.

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