Charlie Kaufman, dopo Netflix chiamato da Amazon per un nuovo progetto

Reduce dal recente successo di Sto pensando di finirla qui, distribuito su Netflix, Charlie Kaufman starebbe lavorando a un nuovo progetto. Il sito Deadline riporta che gli Amazon Studios abbiano ingaggiato lo sceneggiatore per l’adattamento di un altro romanzo, The Memory Police.

Un periodo particolarmente fortunato per Charlie Kaufman. Lo sceneggiatore statunitense è infatti conteso tra i due colossi dell’Home video. Dopo il consenso ottenuto dell’ultimo periodo su Netflix, pare che anche Amazon sia interessato al regista. Gli Studios avrebbero pensato infatti a lui per curare la sceneggiatura di The Memory Police. Il progetto vedrebbe alla regia Reed Morano, celebre per il suo lavoro nella serie The Handmaid’s Tale, presente nel catalogo della piattaforma streaming.

Charlie Kaufman ingaggiato da Amazon per The Memory Police

Il film, di cui Charlie Kaufman curerà la sceneggiatura, è basato sull’omonimo romanzo del 1994. Scritto da Yoko Ogawa, è ambientato in una fantomatica isola. In questo luogo la “Polizia dei ricordi” (The Memory Plice) è incaricata di cancellare qualsiasi ricordo. A partire dalla sparizione di piccoli oggetti, come fotografie, cerca di fare fede a questo intento. Lo scopo è di assicurarsi che ciò che finisce nel nulla resti dimenticato per sempre. Tuttavia, la presenza di alcune persone che hanno la facoltà di ricordare le cose scomparse rende arduo il compito della Polizia dei ricordi. Quando una scrittrice capirà che il suo editore riesce a ricordare, tenterà di nasconderlo.

La trama, alquanto articolata, sembra pane per i denti di Charlie Kaufman. Lo sceneggiatore ha infatti all’attivo quattro nomination al premio Oscar, di cui una vittoria per Eternal sunshine of the Spotless Mind. Anche la regia sembra promettere bene. Reed Morano è infatti l‘unica donna ad aver vinto un Emmy Award come miglior regista. Nonostante sia uscito nel 1994, il romanzo è arrivato in Italia solo nel 2018 con il titolo L’isola dei senza memoria. C’è da dire che, sulla carta, il film prometta bene.

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