Carlo Verdone, “ti faccio causa”: il racconto di quando il regista ha rischiato veramente grosso

Ci fu un momento nella carriera di Carlo Verdone in cui rischiò grosso, ma ce la mise tutta per raggiungere il suo obiettivo.

Carlo Verdone è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Nato a Roma nel 1950, riesce a diventare uno dei più noti personaggi del cinema italiano grazie alle sue commedie e ai suoi personaggi ironici e satirici.

Inizia la sua carriera negli anni ’70 come cabarettista, per poi debuttare al cinema nel 1979 con il film “Un sacco bello”, diretto e interpretato insieme a Enrico Montesano e Massimo Troisi. Tra le sue pellicole più famose ci sono “Borotalco”, “Acqua e sapone”, “Compagni di scuola”, “Viaggi di nozze” e “Bella giornata”.

Lucio Dalla e la lite con Verdone

Nel 1982 Carlo Verdone si trova ad affrontare la sfida di scrivere e girare un nuovo film dopo i successi di “Un sacco bello” e “Bianco Rosso e Verdone”. Decide così di scrivere “Borotalco”, un film leggero ma riflessivo che descrive l’atmosfera degli anni Ottanta. La trama del film sembra promettente e Verdone sceglie attori di un certo calibro. Tuttavia, manca ancora una colonna sonora adeguata e Verdone decide di chiamare Lucio Dalla, che alla fine accetta di collaborare a patto che il film sia bello.

Carlo Verdone sancisce un accordo con Lucio Dalla, ovvero decidono di vedere prima il film in anteprima per assicurarsi che sia di qualità e poi mettere il nome del cantautore. Tuttavia, Mario Cecchi Gori, il produttore del film, è impaziente di annunciare la partecipazione di Dalla e così riempie le strade di Roma con manifesti che includono il nome di Dalla in modo vistoso. A questo punto Dalla si arrabbia e riferisce a Verdone che se il film non gli piacerà toglierà  il suo nome.

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Carlo Verdone e Borotalco – ansafoto – (velvetcinema.it)

Durante la prima romana del film “Borotalco”, Verdone si apposta in incognito con lo sceneggiatore Enrico Oldoini per catturare i giudizi del pubblico. Dopo una lunga attesa, il pubblico riempie la sala e le sequenze divertenti suscitano l’entusiasmo degli spettatori. Tuttavia, Verdone è ancora preoccupato per il giudizio di Lucio Dalla, che ha richiesto di vedere il film in anteprima prima di dare il suo nome. Dopo la proiezione, Verdone riceve la chiamata di Dalla che lo elogia per il film e gli dice che è un omaggio straordinario a lui. Nonostante le preoccupazioni iniziali, “Borotalco” diventa un grande successo che resiste ancora oggi, dopo quarant’anni dalla sua uscita.

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