La malattia che ha colpito l’attore Bruce Willis, cosa è e come si manifesta

Qual è la malattia che ha colpito Bruce Willis e come si manifesta: soltanto da qualche mese l’attore ha avuto una diagnosi specifica.

Bruce Willis non sta vivendo un periodo facile. Lo scorso marzo, la sua famiglia, con un post Instagram, ha fatto sapere della malattia che lo aveva colpito. Nel messaggio si diceva che l’attore aveva avuto problemi di salute e che gli era stata diagnosticata l’afasia, un disturbo del linguaggio che stava influenzando le sue capacità cognitive. Per questo, doveva allontanarsi dalla carriera che ha significato molto per lui.

Nel corso dei mesi, le notizie non sono mai state positive. Si è spesso vociferato di un peggioramento delle sue condizioni, fino a quando non è arrivato un nuovo annuncio, dall’ex moglie Demi Moore, a nome di tutta la famiglia. L’attrice ha dato un nome alla malattia che lo ha colpito: “Abbiamo una diagnosi più specifica: Demenza frontotemporale”. 

La malattia di Bruce Willis: di cosa si tratta e come si manifesta

Demi Moore, l’ex moglie di Bruce Willis, qualche mese fa, ha riportato qual è la malattia che lo ha colpito. Dopo una serie di accurati controlli e dopo il peggioramento delle sue condizioni, è arrivata finalmente una diagnosi precisa, che ha spiegato in un messaggio social: “Ora abbiamo una conoscenza più profonda di quello che sta vivendo… le condizioni di Bruce sono progredite e ora abbiamo una diagnosi specifica: demenza frontotemporale (nota come FTD)”.

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Di cosa soffre l’attore Bruce Willis (Credits. Instagram @dobledebruce) velvetcinema.it

L’attrice nel post spiega che le sfide con la comunicazione sono solo uno dei sintomi che l’attore deve affrontare. Sebbene si tratti di una notizia dolorosa, sono comunque sollevati nell’avere finalmente trovato una diagnosi chiara. La malattia di cui soffre Bruce Willis è la forma di demenza più precoce di tutte, come riporta il sito Osservatorio Malattie Rare e colpisce 1/9 persone ogni 100 mila, soprattutto di età compresa tra i 55 e 65 anni, sia donne che uomini. Le ragioni che manifestano i disturbi sono ancora sconosciute ma è noto che portino alla degenerazione del lobo frontale e a volte anche di quello temporale, del cervello.

A quanto pare le demenze frontotemporali sono progressive, tendono quindi ad aumentare nel corso del tempo. Rispetto all’Alzheimer la personalità, il comportamento e il linguaggio sono maggiormente colpiti mentre è meno toccata la funzione della memoria. La diagnosi di questa malattia arriva dopo una serie di esami, in seguito ovviamente alla comparsa dei primi sintomi, generalmente legati all’alterazione del comportamento e della personalità. Al momento, i pazienti che ne soffrono, proprio come l’attore, sono sottoposti a trattamenti necessari per riuscire a gestire l’insorgere dei segnali. 

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