Martufello a VelvetCinema: “Io, Pingitore e Steno” e oggi va ancora in scena

Martufello è un comico molto stimato e amato, volto storico del Bagaglino e protagonista di numerosi film. L’abbiamo intervistato in esclusiva.

Nato nel 1951 a Sezze col 2023 festeggia il cinquantesimo anno di carriera, nel quale ha avuto la possibilità di fare moltissime cose interessanti.

Cosa sta facendo in questo periodo?
“Adesso sto facendo una tournée estiva come faccio da cinquant’anni, eh sì questo è il cinquantesimo anno di carriera. Vado in giro per le piazze, per le arene, per eventi. Porto uno spettacolo “Dio ce ne scampi e mazzancolle”, comico con dei piccoli tratti non comici, penso che a 71 anni mi posso permettere di fare questo tipo di spettacolo”.

E si prepara già per la prossima stagione teatrale…
“Con Pierfrancesco Pingitore stiamo preparando una bellissima commedia che inizierà a gennaio 2024, I due cialtroni. L’aveva scritta nel 2001 per Giorgio Albertazzi e Oreste Lionello che poi non si è mai fatta per svariati motivi. Così la porteremo in giro per tutta l’Italia”.

Martufello e l'intervista
Martufello, intervista esclusiva (ANSA) VelvetCinema.it

In passato ha avuto l’opportunità di recitare per Steno in film come Bonnie e Clyde all’italiana e ancora Sballato, Gasato, completamente fuso. Che esperienza è stata? Che rapporto avevate?
“Steno mi voleva bene, i figli non mi sono mai inchiappettati per essere chiari e sinceri. Steno veniva al Bagaglino a vederci e mi ha fatto fare delle cosine. Lo porto nel cuore. Mi faceva fare cose belle e gli ero simpatico. Cosa che non è capitata con i figli”.

Ha ancora sogni nel cassetto dal punto di vista professionale?
“Qual è il mio sogno professionalmente parlando? Voglio lavorare sempre, se lavori i sogni nel cassetto puoi realizzarli, se non lavori non succederà. Vorrei lavorare ancora molto con questo ritmo. Questo mestiere lo amo e lo faccio con passione”.

L'intervista a Martufello
Cosa ha detto Martufello? (ANSA) VelvetCinema.it

In Italia il cabaret si è improvvisamente fermato o sono semplicemente cambiati i tempi. Se le chiedessi in che condizione è il varietà cosa mi risponderebbe?
“Il cabaret è in buone condizioni oggi in Italia, anche se in televisione c’è davvero molto poco sotto questo punto di vista. Il varietà ormai non esiste più. Noi abbiamo segnato un’epoca molto lunga. Quel tipo di televisione ormai non si fanno più. Questo che c’è oggi non è all’altezza di quanto si faceva una volta. La gente ha voglia di ridere, scherzare, giocare soprattutto negli ultimi due-tre anni che sono stati difficili. Tornare a far ridere la gente per me è davvero una grande soddisfazione. Ci salviamo”. 

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