Ventura Pons è morto, il regista aveva 78 anni

Il cinema piange la morte del regista Ventura Pons. L’artista era stato più volte nominato ai Goya ed era un vero simbolo del suo paese. Ci lascia all’età di 78 anni.

Fioccano sui social network i commenti di tristezza di chi aveva lavorato con lui e aveva dimostrato grandissimo attaccamento alle sue idee.

Tragedia nel cinema spagnolo
Morto Ventura Pons (ANSA) VelvetCinema.it

Omosessuale dichiarato era diventato una delle bandiere del cinema gay in Spagna, ricevendo apprezzamenti anche dal mondo eterosessuale per il suo modo di trattare la tematica. Nato a Barcellona il 25 luglio del 1945 iniziò da giovanissimo la sua carriera come regista teatrale. Nel 1977 girò invece il suo primo film un documentario dal titolo Ocana, retrat intermitent dedicato alla vita e le opere del pittore Jose Perez Ocana. La pellicola fu selezionata per il Festival di Cannes e programmata nella sezione Un Certain Regard.

In carriera ha fatto molte cose importanti come fondare la casa cinematografica Els Films de la Rambla S.A. che ha poi prodotto le diciotto pellicole girate proprio da Pons. Nel 2007 era approdato al Festival Internazionale del Film di Roma con il suo film Barcellona, una mapa. Ha lavorato con attori del calibro di Diana Gomez, Aleix Melè, Rosa Maria Sardà e Santi Millan tutti molto amati e conosciuti in Spagna. Andiamo ora a raccontare il triste epilogo della sua vita.

Ventura Pons è morto

A rendere nota la morte di Ventura Pons sono state le istituzioni come per esempio l’Accademia del cinema spagnola per poi trovare conferme nei media iberici. Questo fa capire ancora di più la caratura di un personaggio meno noto in Italia ma davvero amatissimo nella penisola iberica anche per i segnali mandati lungo la sua carriera.

La morte di Ventura Pons
Morto Ventura Pons, regista spagnolo (ANSA) VelvetCinema.it

L’Accademia ha specificato che Ventura fu nominato quattro volte al Premio Goya al miglior adattamento e che era stato anche vicepresidente dell’istituzione. Leggiamo come riportato da Ansa: “È stato un punto di riferimento di molte generazioni per il suo grande talento, la sua sensibilità e la capacità di entrare in contatto con il pubblico“.

La sua scomparsa diventa dunque un’occasione per migliorare la nostra cultura e andare a ripescare i suoi film sicuramente di grande impatto e in grado di attirare la nostra attenzione. Non possiamo che renderci conto di esserci trovati di fronte a un maestro, un personaggio sicuramente di grandissima caratura morale e personalità artistica. Sarà importante continuare a diffondere i suoi film per farli conoscere anche alle generazioni a venire.

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