
Stephen King, quali sono i migliori film tratti dai suoi romanzi (www.velvetcinema.it - X Bibliomaniatico)
Stephen King ha fatto davvero la storia della narrativa mondiale: ecco i migliori film ispirati ai suoi racconti.
Cosa si cela dietro l’oscurità più buia? Gli incubi si possono davvero superare, anche quando sembrano così tanto concreti? Peggio una creatura mostruosa assetata di sangue o una persona in carne ed ossa che perde la testa?
Stephen King, nel corso della sua lunga carriera di scrittore, ha provato a rispondere a tutte queste domande attraverso i suoi racconti e ai suoi romanzi, che hanno ispirato intere generazioni di amanti del thriller e dell’horror, compresi registi e sceneggiatori che hanno ben pensato di riproporli al cinema in più di un’occasione.
Ma quali sono le migliori storie del re dell’horror trasposte sul grande schermo? Alcune sono diventati veri e propri cult, altre sono tanto emozionanti da essere indimenticabili, e forse qualcuna non la conoscete nemmeno: scopriamo le più apprezzate dal grande pubblico.
Dalla vendetta di Carrie alla follia di Shining e Misery: senza limiti
CARRIE
Era il 1976 quando Brian De Palma decide di portare al cinema Carrie – Lo sguardo di Satana, un film tratto da un romanzo di Stephen King. La giovane adolescente Carrie White, interpretata magistralmente da Sissy Spacek, subisce bullismo dai compagni di scuola e vive con una madre psicopatica, puritana e sessuofoba. Quando però si accorge di possedere un potere soprannaturale, decide di vendicarsi di tutto quello che ha dovuto subire. Il film ebbe un grande successo di pubblico, ed è diventato un cult senza tempo.

SHINING
Dalla forza soprannaturale di Carrie passiamo a quello che è considerato un capolavoro di tensione e follia ancora oggi: Shining. Uscito nel 1980, Stanley Kubrick ha donato una gemma indimenticabile a milioni di spettatori. Jach Nicholson interpreta uno scrittore in crisi in cerca d’ispirazione. Per trovarla, decide di andare con la sua famiglia all’interno del gigantesco Overlook Hotel. L’albergo non riaprirà più dopo la stagione invernale, per questo motivo vuole custodirlo in attesa della riapertura e al contempo lavorare al suo nuovo romanzo. la storia sfocia in una folle evoluzione degli eventi, a tratti macabra, e la coppia Kubrick-Nicholson ha contribuito molto a rendere quest’opera leggendaria.
MISERY NON DEVE MORIRE
Di follia in follia, da Shining a Misery non deve morire. Rob Reiner nel 1990 decide di immergere i cinefili nell’inquietante romanzo di Stephen King acclamatissimo. Paul Sheldon, scrittore che ha come protagonista dei suoi romanzi Misery Chastain e che proprio grazie a lei ha avuto un enorme successo, ha un’incidente d’auto mentre sta raggiungendo la sua villa in montagna, viene però soccorso da un’appassionata lettrice dei suoi libri, Annie. Quando però viene a sapere che Misery è destinata a morire nei racconti di Paul, prende in ostaggio l’uomo e infierisce su di lui con enorme violenza fisica e verbale.
STAND BY ME
E poi c’è Stand by Me, sempre con Rob Reiner regista, la storia di quattro ragazzi che decidono di partire da Castle Rock per un’escursione nel bosco, incamminandosi lungo i binari della ferrovia. Andando avanti con la storia, trovano il corpo di un ragazzo cercandolo, e da quel momento esatto inizia una lunga serie di lezioni di vita da non perdersi, per uno dei film cult degli anni ’80.
Il terrore di Pennywise e le emozioni del Miglio verde: il cinema diventa grande attraverso Stephen King
IT
Quando parliamo di film, forse il più difficile da realizzare è stato quello ispirato al romanzo It. Considerato un capolavoro dell’orrore mondiale, il romanzo di Stephen King è sicuramente stato uno dei più compelssi da realizzare, specialmente per la sua ampia quantità di materiale narrativo da trasporre in film. Sia con la miniserie del 1990 che con i due film del 2017 e del 2019, comunque, è stato fatto un ottimo lavoro. Il clown più temibile e spaventoso del cinema ha saputo fare colpo su due generazioni diverse di cinefili, e con grande merito.

IL MIGLIO VERDE
Il miglio verde, uscito nel 1999, è ritenuto dallo stesso Stephen King uno dei migliori film tratto dai suoi romanzi, elogiando la sceneggiatura e l’interpretazione di Tom Hanks. Racconta la storia del cammino dei condannati a morte che un uomo di colore accusato dell’assassinio di due bambine deve percorrere, pur essendo innocente. Lui che ha poteri quasi soprannaturali, attraverso l’interpretazione di John Coffey contribuisce a rendere il viaggio verso l’epilogo del film commovente e struggente al tempo stesso.
LE ALI DELLA LIBERTÀ
Se parliamo di emozioni correlate a trasposizioni cinematografiche delle opere di Stephen King, non si può evitare di citare Le ali della libertà. Regia di Frank Darabont nel 1994, racconta la storia di Andy Dufresne, vice-direttore di una banca di Portland, che viene condannato a due ergastoli per l’uccisione della moglie e del suo amante campione di golf, anche se si proclama innocente. Rinchiuso nel carcere di Shawshank, diventa amico di Ellis Boyd Redding, anche lui in galera per ergastolo. Considerato quasi all’unanimità uno dei più grandi film della storia del cinema, critica fortemente il sistema carcerario in cui la detenzione non è volta al recupero della persona ma, al contrario, al peggioramento dell’individuo.