Film e Serie Tv

Disabilità al cinema: quando il grande schermo sensibilizza e ci rende tutti meno soli

Non è facile fare centro con argomenti così delicati, ma qualcuno ha saputo catturare magnificamente un tema che deve unire e non dividere.

Non è così facile fare centro quando si vanno a trattare temi tanto delicati come quello della disabilità. Al cinema, però, spesso è stato possibile catturare l’attenzione di milioni di persone anche e soprattutto quando sono stati discussi temi tanto delicati, sensibilizzando e rendendo meno sole persone che non hanno niente di davvero diverso o sbagliato rispetto a ciascun altro elemento della nostra società.

Di esempi ce ne sono vari, ma forse i film che hanno davvero colpito nel segno riguardo al tema della disabilità non sono poi così tanti. Il che non è un male, perché la qualità alta spesso è assai rara. Detto questo, in questo articolo cercheremo di scoprire quelli che sono i film in cui la disabilità, a nostro modo di vedere, è stata trattata nel miglior modo possibile (e ha reso un sacco di persone decisamente meno sole).

I tre film sulla disabilità che hanno lasciato il segno: nessuno è diverso al cinema

QUASI AMICI

Lavorare per una personalità ricca e di successo diversamente abile, e crescere insieme a lei, diventando migliore e stringendo anche una splendida amicizia. Questo e molto altro è “Quasi Amici”, uno dei film più popolari e acclamati sulla disabilità. Regia di Olivier Nakache ed Eric Toledano, gli attori protagonisti sono Omar Sy e Francois Cluzet.

Driss, giovane disoccupato e fannullone, e Philippe, ricco signore divenuto tetraplegico dopo un incidente in parapendio, si incontrano quando Philippe pubblica un’offerta di lavoro per un badante e Driss si presenta solo per continuare a percepire l’assistenza sociale (l’avrebbe persa se non si fosse presentato ai colloqui di lavoro).

A sorpresa viene scelto, e da lì inizia una straordinaria e meravigliosa amicizia. Ispirato a una storia vera, coinvolge Abdel Yasmin Sellou e Philippe Pozzo di Borgo, è il quadro perfetto sulla completa rottura di ogni tipo di barriera sociale, culturale e umana, e che insieme tutti possiamo vivere felici, malgrado le avversità della vita.

FORREST GUMP

Un altro film che non ci si può davvero perdere è Forrest Gump, forse il miglior film sulla disabilità girato nella storia del cinema. Diretto da Robert Zemeckis, ha come protagonista uno straordinario Tom Hanks. basato sul romanzo di Winston Groom nel 1986, ripercorre la vita di Forrest Gump, ragazzo con una disabilità cognitiva che si ritrova a vivere eventi straordinari.

Forrest Gump, un capolavoro di sensibilità e resilienza (www.velvetcinema.it – X eunathaliasilva)

Questo film non solo sensibilizza sulla disabilità, ma lancia anche un messaggio straordinario di resilienza, forza d’animo e coraggio; perché non ci dovrebbe volere coraggio per essere apprezzati per quello che siamo davvero, ma ce ne vuole tanto per essere sempre noi stessi e non perderci mai, malgrado i pregiudizi, la cattiveria e le imprevedibili e incontrollabili difficoltà e ostacoli che possiamo incontrare lungo il nostro cammino.

ETERNALS

Cambiamo del tutto genere e dirigiamoci direttamente nelle profondità della fantascienza per finire in un film ambientato nel 5.000 a.C., dove dieci Eterni, creature immortali con superpoteri e originarie del pianeta Olimpia, vengono inviati sulla Terra per combattere i Devianti, mostri che divorano esseri umani. Makkari, una degli Eterni, ha una disabilità uditiva, che le consente di raggiungere la velocità supersonica senza essere disturbata dalla rottura del muro del suono.

L’eroina è stata ben rappresentata da Lauren Ridloff, che è un’attrice che ha davvero una disabilità uditiva e che ha raccontato della sua esperienza sul set. Si tratta anche della prima supereroina con disabilità uditiva della Marvel, e questo contribuisce a rendere ancor più commovente e speciale il progetto Eternals, che ha saputo integrare un tema molto delicato tanto nella vita reale quanto sul grande schermo, dimostrando ancora una volta che il cinema è perfettamente capace di sensibilizzare e renderci tutti meno diversi, meno soli, meno superficiali.

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Christian Camberini

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