Batman Begins, 20 anni fa usciva al cinema (www.velvetcinema.it - X MovieEndorser)
Batman Begins ha da poco compiuto vent’anni: un film che rappresenta la nascita di un simbolo, non un eroe.
Batman Begins ha compiuto vent’anni. Un film che è più di un film, un cinecomics che probabilmente è paragonabile soltanto agli Spider-Man di Sam Raimi dal punto di vista della regia e una narrativa capace di colpire nel segno dall’inizio alla fine. Questo e molto altro è stato il primo film della trilogia condotta da Cristopher Nolan, che ha dato vita a tutto un altro volto dell’uomo pipistrello.
Ha mostrato fragilità e complessi, paure e dilemmi, ambizioni e insicurezze di Bruce Wayne come forse soltanto nel fumetto della DC Comics era stato possibile fare, aggiungendo un tocco tutto suo alla storia, che inizia da un uomo completamente distrutto dal decadimento di Gotham City, l’assenza di civiltà e sicurezza e dal suo passato, con la morte dei genitori che lo ha segnato profondamente: fino a quando non decide di cambiare la sua vita. Di diventare non qualcuno, ma qualcosa: un simbolo, non un eroe.
“Servono eventi drammatici a scuotere la gente dall’apatia, ma io non posso farlo come Bruce Wayne. Come uomo, di carne e ossa, mi possono ignorare o schiacciare, ma come simbolo… come simbolo potrei essere incorruttibile, potrei essere immortale. Un simbolo che sia qualcosa di elementare e insieme di terrificante”. Da uno dei monologhi migliori di tutto il film ci allacciamo per celebrare quella che è forse la migliore original story di Batman in assoluto.
Bruce Wayne non vuole diventare un eroe, qualcuno che desidera semplicemente salvare le persone dal male. Lui vuole terrorizzare i suoi nemici, vuole fare del bene ma incutere timore, essere dalla parte giusta ma senza esagerare con la sua presenza. E come simbolo può farlo. Ha meno attaccamento di Spider-Man, è meno perfetto di Superman. Lui non ha superpoteri, nonostante la sua forza non sia quella di un comune mortale, e ha un obiettivo differente da ogni altro uomo o donna: non superare la sua paura, ma affrontarla andando incontro ai suoi peggiori incubi. Il buio è ciò che spaventa Bruce Wayne, e quindi Batman deve diventare il buio.
Non vuole oltrepassare il terrore, vuole diventare terrore. E fa di tutto per riuscirci, in attesa di proteggere Gotham City da qualunque criminale sia mosso dalla volontà di piegarla. Questa è la rappresentazione di Batman nel primo film di Nolan, che va addirittura oltre alla creazione di una storia assolutamente originale e autentica: realizza un simbolo, non un eroe, e ci fa piombare nell’oscurità dell’uomo pipistrello come forse nessuno mai ha mai potuto anche solo aspirare di riuscire a fare prima del regista britannico. Vent’anni fa come allora, possiamo dire che la missione è compiuta. Per Batman e per Nolan.
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