Doppiaggio addio? Colpa dei doppiatori!

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Repubblica.it stamane ha lanciato il caso: in una sala dello storico Barberini di Roma “Django Unchained” incassa più nella versione in originale che nelle altre sale dove viene proiettata la versione doppiata in italiano. Senza partire con facili deduzioni – consideriamo il numero di stranieri presenti nella capitale, e comunque il numero di copie in lingua originale sul territorio si conta sulle dita delle mani rispetto alle centinaia di copie in giro per il paese – è evidente che c’è un problema crescente, sempre più significativo, anche se ancora di nicchia: il doppiaggio italiano, un tempo arte ammirata e riverita in tutto il mondo, sta scadendo sempre più in qualità. Inoltre il “popolo della rete” è sempre più avvezzo alla lunga serialità, da godere immediatamente dopo l’uscita americana dell’episodio ambito, in lingua originale tradotto dall’esercito dei “fan-subs” che partono immediatamente alla traduzione simultanea dei sottotitoli durante la messa in onda. Quindi comincia ad esserci una domanda crescente di fan appassionati della settima arte che esige qualità, ed esige riproduzioni fedeli delle opere.

Ci piacerebbe parlare di un caso, per noi, eclatante: “Il Cavaliere Oscuro -Il ritorno“, che è stato il blockbuster straniero più visto come presenze in sala in Italia nel 2012. Noi avevamo avuto l’occasione di vederlo in lingua originale in formato IMAX all’estero diverse settimane prima dell’uscita italiana. Il ritardo era appunto dovuto alle esigenze di doppiaggio e alla tipica avversione della distribuzione italiana a far uscire i film di maggiore incasso nel periodo agostano, in memoria delle italiche tradizioni, forse già superate nei fatti, della vacanza a ferragosto. L’impatto emotivo con la chiosa della saga di Batman ci aveva particolarmente impressionato, nonostante le evidenti crepe del film, per maggior merito della splendida recitazione di Tom Hardy nel ruolo di Bane. Tre ore di pellicola con indosso una maschera che ne copriva quasi integralmente il volto, eppure quella voce splendida e sinfonica, quasi shakespeariana, associata alla fisicità e allo sguardo penetrante dell’attore, avevano reso Bane un personaggio letteralmente memorabile.

Rivisto il film in italiano, si è rotto il gioco per vari motivi: anzitutto il lavoro dei traduttori è stato becero se non dannoso alla pellicola, non soltanto facendo perdere completamente il ritmo e il senso ad alcune battute godibilissime in lingua originale, ma completamente travisando la trascrizione di una battuta fondamentale, presente in una scena cruciale del film, nel duello tra Batman e Bane: Bane, parando i colpi di Batman con semplicità, dice al Cavaliere Mascherato: “Peace has cost you your strength!“, ovvero “La pace ti è costata la tua forza!“, alludendo al fatto che gli 8 anni di serenità di Gotham City hanno infiacchito l’eroe. Ebbene, va a succedere che un traduttore della pellicola legge o ascolta male il film, e trascrive un “These” anzichè un “Peace” nel testo italiano, e dunque la frase col doppiaggio italiano risulta essere “Questi ti sono costati la tua forza!“, assolutamente priva di qualsiasi significato! A questo si aggiunge la pessima interpretazione di Filippo Timi, un ottimo attore ma che col suo dilettantistico doppiaggio rende Bane un personaggio caricaturale, grottesco, non temibile e imponente come Tom Hardy meriterebbe. Vi alleghiamo in basso le due scene, una in formato originale, l’altra in formato doppiato, e diteci voi cosa ne pensate.

Inglese
Batman VS Bane – The Dark Knight Rises Full Fight 1080p HD

Italiano
Batman contro Bane (ita) Hd 1080 – Il Cavaliere Oscuro

Ora, dobbiamo aggiungere altro? Milioni di italiani hanno visto un film profondamente diverso dalle intenzioni dell’autore. Ricordate ad esempio i vecchi film con Robert De Niro? Ricordate il suo splendido doppiaggio, eseguito magistralmente dal compianto Ferruccio Amendola, o dal mitico Gigi Proietti in “Casinò” una volta scomparso Ferruccio? Ebbene, quello è il doppiaggio che vorremmo, sempre. In alternativa, meglio tacere.

(Foto: teilwal.tumblr.com)

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