Vinicio Capossella dona la voce in “Zarafa”

Mi piace diventare vecchio…“: chiosa così Vinicio Capossela la conferenza stampa di oggi a Roma per la presentazione del film “Le Avventure di Zarafa: giraffa giramondo“, quando il moderatore Francesco Alò gli pone una domanda in merito al doppiaggio della pellicola. Vinicio Capossela infatti dona due perle al bel film d’animazione francese diretto da Rémi Benzançon e Jean-Christophe Lie: la voce del vecchio capo villaggio africano, narrantore fuori campo di tutto il film, e la musica dei titoli di coda della pellicola, col brano “Zarafa Giraffa” che con un mix di ricercate sonorità etniche tipiche del suo repertorio.

Il musicista prosegue:

Mi piace diventare vecchio, ma sulla saggezza non conto, credo che diventerò solo più infermo. Mi piace l’idea di raccontare. Il fine del racconto è la meraviglia, ed è quello che vorrei ottenere. Ovviamente il racconto non vive solo di chi narra la storia, ma anche di chi la ascolta. Raccontare a dei bambini vuol dire raccontare a degli uomini che sono ancora propensi a sospendere l’incredulità, quindi questo rende le storie più belle.

Trovate qui il videoclip del brano “Zarafa Giraffa” di Vinicio Capossela, presente nei titoli di coda della pellicola.

“Zarafa” si ispira alla storia vera della prima giraffa importata in Francia nel XIX secolo come dono al Re di Francia Carlo X da parte del Pascià di Alessandria, rivisitando gli avvenimenti in un mix fiabesco di avventure e lanciando un forte messaggio contro la schiavitù. Finalmente il film uscito in Francia nel 2012, con grande successo di critica e di pubblico, ottiene distribuzione anche nel Belpaese. Ed è merito di una scelta coraggiosa delle case Nexo Digital e Good Films questa proposta, in 100 sale dal prossimo 4 aprile, di un film d’animazione tradizionale, proprio quando poche settimane fa la Disney annunciava di avere solo progetti in computer grafica 3D nel medio-lungo periodo.

Ecco le parole dei registi del film in merito alla realizzazione tecnica:

“L’immagine digitale è molto utile e ha sicuramente facilitato il passaggio di tanti registi dal live-action all’animazione e viceversa, quindi è logico questo interscambio […] Alla base di tutto c’era in noi la voglia di raccontare delle storie. Quando abbiamo pensato di raccontare di Zarafa sapevamo di non poterla realizzare dal vivo con attori in carne ed ossa. Abbiamo subito pensato all’animazione, ma ad un certo tipo di animazione: quella bidimensionale. Ci è subito venuto in mente un libro per bambini, come pagine illistrate da sfogliare una dopo l’altra. Anche se il lavoro che fa la Pixar, ad esempio, è eccellente, per questo film volevamo ispirarci a queste immagini molto piatte.”

Continuano i due:

“Volevamo evitare entrambi la velocità: nei film d’animazione di oggi succede tutto troppo velocemente, ci sono troppe immagini, troppe inquadrature, tutto troppo insieme. Invece qui noi volevamo raccontare un viaggio. Un viaggio necessariamente ha bisogno di tempo, e volevamo che si percepisse questo tempo che passa, e l’avventura che scaturisce durante il viaggio.”

Vi lasciamo per ora con il trailer del film, ma a breve troverete su queste pagine la nostra recensione in anteprima del film. Vi ricordiamo che “Le Avventure di Zarafa” arriverà al cinema dal prossimo 4 aprile.

Nexo Digital presenta Le avventure di Zarafa [trailer ITA]

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