Una notizia che ci lascia alquanto stupiti. Avevamo parlato di recente di John McTiernan commemorando uno dei suoi film più noti ed amati, “Caccia a Ottobre Rosso“. Purtroppo torniamo ora a parlarne per un evento che ha molto poco a che fare col mondo del cinema, almeno nei suoi esiti.
Il regista di “Die Hard – Trappola di Cristallo“, “Predator” e “Caccia a Ottobre Rosso” è stato condannato ad un anno di carcere e al pagamento di una multa di 100.000$ per aver prestato falsa testimoniana a degli ufficiali dell’FBI. La storiaccia nasce da un episodio, come narra l’Hollywood Reporter, risalente al 2002: pare che McTiernan abbia richiesto ad un investigatore privato di intercettare illegalmente il produttore Chuck Roven, mentre i due erano in trattativa per la realizzazione del remake di Rollerball. A domanda dell’FBI, durante successive indagini, il regista si sarebbe difeso negando il fatto. Dopo anni di dispute legali la vicenda si è conclusa oggi con la sentenza definitiva che condanna senza scampo John McTiernan alla prigione.
La moglie, Gail McTiernan, conferma a THR la tesi difensiva del regista: ovvero che lui non sapesse al momento della risposta di essere sotto interrogatorio da parte di due agenti federali, ma bensì che la conversazione si sia semplicemente svolta al telefono con un estraneo al regista – sadico gioco del destino: chi viene accusato di intercettare illegalmente un partner d’affari finisce poi incastrato proprio da una telefonata. La coppia comunque concorda nell’affermare che si tratta di un reato davvero di poca entità, che non merita una pena simile, anche considerato il calvario giudiziaro subito per un decennio dal regista. Eppure John McTiernan oggi ha dovuto gettare la spugna e si è arreso alla decisione della corte.