#Review – “Kiki – Consegne a domicilio”, un dolcissimo cartoon

Kiki – Consegne a domicilio” riceverà a partire dal prossimo 24 aprile una distribuzione cinematografica da parte della Lucky Red in edizione ridoppiata e riadattata. Il film è in realtà stato realizzato nel 1989 dallo Studio Ghibli del maestro Hayao Miyazaki. Distribuito in homevideo dalla Disney per alcuni anni, torna ora in una nuova riedizione sugli schermi cinematografici.

Kiki – Consegne a domicilio – Trailer italiano

La storia narra di Kiki: una giovane strega che al compimento del suo tredicesimo anno deve iniziare il suo apprendistato. Come da tradizione per tutte le giovani streghe, deve abbandonare la sua famiglia e trasferirsi per un anno in un’altra città. Qui dovrà provvedere da sola a se stessa, applicando e perfezionando le proprie arti magiche al servizio degli abitanti della nuova comunità. Kiki, sebbene ancora inesperta e senza alcun vero potere magico se non quello di volare su una scopa, è desiderosa di vivere nei pressi del mare. Dunque salta con poca grazia sulla scopa – in compagnia del suo simpaticissimo gatto nero parlante Jiji, doppiato dalla bravissima Ilaria Stagni, voce storica di Bart Simpson ormai compianta dai fan – e inizia il proprio viaggio. Approderà, non proprio elegantemente, in una cittadina europea affacciata sul Mediterraneo. Ma la cittadina è troppo secolarizzata e metropolitana, e ben pochi abitanti si dimostreranno cortesi verso di lei. Farsi accettare, e al tempo stesso trovare la propria strada richiederà molto impegno.

Per quanto “Kiki” sia considerato da molti come una delle opere minori nel complesso della produzione di Miyazaki, incastonato tra i più noti “Il mio vicino Totoro” e “Porco Rosso“, si tratta di un film di assoluto pregio. Senza voler ricorrere troppo alle metafore o ai riferimenti esoterici di opere più mature, la trama narrata è in sostanza una lineare storia di formazione. Si assiste al superamento dell’infanzia e all’ingresso nell’età adulta di una bambina, con i necessari traumi che la protagonista deve imparare a risolvere. E’ molto molto facile ritrovare dei riferimenti alle più classiche storie per ragazzi. Il tratto è quello tipico dello Studio Ghibli, così come la delicatezza delle emozioni che la protagonista è chiamata ad esprimere e certe strutture narrative ricorrenti nella produzione di Miyazaki. I colori ora piatti e pastellosi per i personaggi, ora delicati e acquarellati per i fondali, che tanto ricorderanno al pubblico la serie “Heidi“, sono sempre una gioia per gli occhi; così come i tanti idealtipi inseriti come di consueto da Miyazaki nell’architettura urbana della cittadina.

In ogni caso per gli appassionati di animazione giapponese, o per i cultori di Miyazaki, o per i genitori in cerca di un bel film da far vedere ai propri bambini (e perchè no, anche per i bambini mai cresciuti) “Kiki – Consegne a domicilio” è un film assolutamente consigliato. Tenerissimo e molto ben fatto, non punta sugli “effetti speciali” ma su una storia bella nella sua semplicità. Come si faceva “una volta“.

“Kiki – Consegne a domicilio” di Hayao Miyazaki
La Recensione di VelvetCinema: Luce Verde!

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