“Oggetti smarriti”, il delirio e la “redenzione” di Roberto Farnesi

Roberto Farnesi, Chiara Gensini, Giorgia Würth, Michelangelo Pulci e Davide Paganini: c’era tutto il cast di Oggetti smarriti all’anteprima ospitata oggi presso il Cinema Barberini di Roma. E c’era anche il regista Giorgio Molteni. Orgoglioso di questo film indipendente che ha avuto una vita piuttosto travagliata ma alla fine ce l’ha fatta. L’arrivo nelle sale italiane è fissato per l’11 luglio.

“OGGETTI SMARRITI”: GUARDA IL TRAILER

Oggetti smarriti è mix mix fra fantasy e commedia: “A chi non è capitato – si legge nella sinossi ufficiale – di smarrire un oggetto di uso comune, proprio quello che avevamo sotto gli occhi fino ad un attimo prima? Un orologio, un paio di occhiali, le chiavi della macchina, la macchina stessa. Un piccolo incidente di percorso quotidiano, dalla sparizione di un cacciavite alla scomparsa di una bambina, “mette in riga” Guido. Lui è un architetto quarantenne che pensa solo alle donne, alle macchine e alla bella vita, talmente superficiale da dimenticarsi di avere una figlia di sei anni, Arianna, che lo adora. Fin quando la piccola non gli sparisce letteralmente da sotto il naso…”. E’ da qui che comincia il delirio del protagonista, interpretato da Farnesi. Un delirio che avrà una serie di conseguenze ai limiti del possibile, fra cui la comparsa di Sonia, “la vicina di casa bella, giovane e disinvolta di cui lui non si era mai accorto prima“.

[Foto] Roberto Farnesi, Giorgia Wurth e Chiara Gensini presentano “Oggetti smarriti”

Ho svoltato l’angolo – ha detto Molteni, riferendosi alla nascita della pellicola – e ho ‘sbattuto’ contro questa sceneggiatura di Giorgio Fabbri. Tutto il resto è avvenuto in modo del tutto naturale: la formazione del cast, la scelta dei luoghi. La casa di Guido, per esempio, l’ho trovata tre giorni prima di cominciare le riprese“. Quella casa in cui si svolge quasi tutta la vicenda; una scelta narrativa coraggiosa quanto rischiosa, di quelle che potrebbero essere accolte con diffidenza dal pubblico. E invece il pubblico, al termine della proiezione, s’è mostrato entusiasta. “La cosa curiosa del film – ha continuato il regista – è a un certo punto la commedia devia in una dimensione soprannaturale. Guido si rende conto di essere cascato in un mondo che non è il suo“. Un mondo fatto anche di personaggi inesistenti, come quello interpretato dalla Gensini (ovvero la vicina di casa) e uno dei due affidati alla Wurth, la centralinista sui generis. Giorgia è anche la moglie di Guido: non le era mai capitato, finora, di avere due ruoli sullo stesso set. E l’esperienza si è rivelata molto interessante: in particolare “mi è piaciuto – ha rivelato – il baratro in cui si ritrova Roberto. Il viaggio della mente che sfugge al suo stesso controllo“.

E’ stata una sfida non facile – è invece l’ammissione di Farnesi – anche perché Guido deve fare i conti con la propria coscienza e questi conti sono salati. Quando ho letto la sceneggiatura, è stato amore a prima vista. Ho cercato di trasmettere un senso di angoscia, lo stesso che poi si traduce nell’uso di alcol mescolato a tranquillanti. No, non è stato semplice interpretare lo stato di delirio in cui finisce il protagonista“. La parte forse più “sfiziosa” è quella affidata alla Gensini: “Sono la donna che fa perdere la testa a Guido ma anche quella che poi gli permette di ritrovarla. Il mio è un personaggio interamente frutto della fantasia ma per ‘renderlo’ ho voluto fare una via di mezzo fra reale e onirico“. Molteni vincerà la sua scommessa?

Foto by Youtube

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