Nell’arco della sua carriera, Cate Blanchett ha ottenuto cinque nomination all’Oscar e ne ha vinto uno nel 2005 come Migliore attrice protagonista per la sua interpretazione di Katharine Hepburn in The Aviator. A breve potrebbe arrivarne un altro. La Blanchett è infatti già indicata come “papabile” per il suo ruolo in Blue Jasmine, nuovo film di Woody Allen che, uscito lo scorso venerdì in soli 6 cinema a New York e Los Angeles, ha già incassato oltre seicentomila dollari.
Cate, protagonista, veste i panni di una donna benestante che tenta di resistere psicologicamente dinanzi all’improvvisa perdita della sicurezza economica e della serenità familiare causata dal naufragio del suo matrimonio con Hal (Alec Baldwin): quest’ultimo si è sempre spacciato per un ricco manager ma in realtà è soltanto un truffatore. Sull’orlo dell’esaurimento, Jasmine decide di trasferirsi per un periodo a San Francisco, ospite della sorella; anche lì, però, ci saranno diversi ostacoli da superare…
La Blanchett ha messo d’accordo pubblico e critica e lo stesso vale per il film in sé: un altro colpo vincente messo a segno da Allen: “Lavorare con lui – ha dichiarato l’attrice australiana nel corso di un’intervista a Repubblica – è stata la realizzazione di un sogno, ormai non ci speravo più. Siccome vivo in Australia il nostro primo incontro è avvenuto al telefono, la nostra prima conversazione è durata due minuti e mezzo. Mi ha chiesto se volevo leggere il suo copione, cosa che ovviamente ho fatto subito. La nostra seconda conversazione è stata ancora più breve, direi 45 secondi, in cui mi ha detto: ‘Bene, ci vediamo a San Francisco’“. Quando si dice il dono della sintesi, insomma.
Cate poi smentisce una sorta di luogo comune: “Avevo sentito dire che Woody sul set si esprime a monosillabi, invece c’è stato grande dialogo tra noi. E’ un uomo che riesce a capire le donne, le venera e ne subisce costantemente il fascino. Una volta, uno sceneggiatore teatrale inglese mi disse che gli scrittori uomini usano personaggi femminili per poter rivelare le loro osservazioni più profonde e scavare nel proprio lato emotivo, e credo questo sia il caso di Woody Allen“.
Oltre a lei e a Baldwin, del cast fanno parte anche Louis C. K, Peter Sarsgaard e Sally Hawkins: “La cosa buffa – rivela Cate – è che solo io e Sally avevamo l’intero copione, gli altri avevano solo le pagine con i loro dialoghi, quindi erano abbastanza all’oscuro di tutto quello che succedeva. Peter era divertito da questo. Con Woody bisogna entrare nel suo mondo“.
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