Addio a Elmore Leonard, lo scrittore più amato dal cinema

E’ morto a 87 anni a causa di un ictus, lasciando un’eredità di romanzi e sceneggiature che hanno fatto la storia della letteratura e del cinema: con i suoi lavori, Elmore Leonard ha ispirato una trentina tra film e serie tv, molti dei quali di grande successo. Da un classico del cinema western come “Quel treno per Yuma” alla serie tv “Justified – L’uomo della legge”, passando per “Get Shorty” con John Travolta e Gene Hackman, “Il grande salto” e il famosissimo “Jackie Brown” di Quentin Tarantino, ispirato al suo romanzo “Rum Punch”.

Anche il suo romanzo “The Switch” è stato tradotto in una versione cinematografica: il prequel della pellicola di Tarantino, “Life of Crime” – con Jennifer Aniston, Mos Def, Tim Robbins e Isla Fisher nel cast – sarà presentato al prossimo Festival di Toronto.

La produzione di Elmore Leonard è legata a doppio filo a Detroit, la città in cui si stabilì insieme alla sua famiglia nel 1934, dopo una gioventù nomade legata al lavoro del padre che cercava location adatte per l’apertura di concessionarie della General Motors. E’ all’università di Detroit che, nel 1950, si laurea in lettere e filosofia e, l’anno successivo, pubblica il suo primo racconto western al quale ne seguono molti altri.

Nel 1953, invece, pubblica il suo primo romanzo, il western “The Bounty Hunters”, per poi passare – sul finire degli anni Sessante – al crime novel, pubblicando ‘The Big Bounce’. Da quel romanzo fu poi tratto un film con Ryan O’Neal (“Io sono perversa”) che Leonard definì “terribile”; nel 2004 ne venne fatta una nuova trasposizione, “Brivido biondo” per la regia di George Armitagee con Owen Wilson e Morgan Freeman.

«Verso la fine degli anni Cinquanta c’erano circa una trentina di serie televisive western che cominciarono letteralmente a spopolare. Sono stato così costretto in maniera brusca a interrompere la mia produzione western perché le riviste pulp avevano cominciato ad avere serie difficoltà editoriali”, aveva raccontato. Il successo arriva con il romanzo ‘Casino’ nel 1985 e, al cinema, con la pellicola di Barry Sonnenfeld, “Get Shorty”.

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