Ken Loach sul set del suo film, forse sarà l’ultimo

Si trova sul set del suo prossimo film, ma per Ken Loach – già vincitore della Palma d’oro a cannes per “Il vento che accarezza l’erba” – potrebbe trattarsi dell’ultima pellicola di finzione: secondo quanto fa sapere la sua storica produttrice Rebecca O’Brien, il regista 77enne potrebbe dedicarsi solo alla realizzazione di documentari, come è successo per il recente “The Spirit of ’45”. “Jimmy’s Hall sarà probabilmente l’ultimo film di finzione. Ci sono vari progetti di documentari che ci stanno interessando e che non sono compatibili con l’impegno di un set cinematografico”, ha dichiarato a “Screen Daily”.

Scritto dall’autore di sempre Paul Laverty, il prossimo film di Ken Loach s’intitola “Jimmy’s Hall” e come la maggior parte dei film dell’autore irlandese, è girato nel suo Paese natale, nelle contee di Leitrim e Sligo: la vicenda narrata è quella di Jimmy Gralton, che tra gli anni Venti e Trenta costruì una sala da ballo improvvisata in un bivio nella campagna irlandese, per permettere ai giovani di ballare e divertirsi. Dopo dieci anni trascorsi a New Jork, Jimmy ritorna a casa e decide di riaprire la leggendaria sala da ballo.

Immancabile in un film di Ken Loach è il riferimento alla politica: Jimmy Gralton (interpretato dall’attore teatrale Barry Ward), infatti, era un attivista politico, membro del partito comunista: nei primi anni del Novecento prese la cittadinanza americana, ma poi ritornò a casa proprio negli anni della piena repressione anti-comunista e venne arrestato e deportato.
Il cast è completato dalla protagonista femminile, Simone Kirby (“Pure Mule”), Jim Norton (“Water For Elephants”), Brian F. O Byrne (“Mildred Pierce”) e Andrew Scott (Moriarty nel film tv “Sherlock”).

Alla veneranda età di 77 anni, Loach è ben più vecchio di altri “colleghi pensionati” come Steven Soderbergh, ma è rimasto straordinariamente coerente nel suo lavoro. Tuttavia, per la O’Brien le lunghe settimane di riprese stanno iniziando a diventare faticose: “Dirigere un film richiede grande impegno: Ken non è mai stato seduto a dire alla gente cosa fare, ma non sta mai fermo, investendo molta resistenza fisica e mentale. Realisticamente, sarei molto sorpresa se riuscissimo a realizzare un altro film dopo questo”.

Foto by Kikapress

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