La dodicesima puntata de Le tre rose di Eva 2 ha appassionato ben 5.071.000 telespettatori per uno share del 19,05 per cento. Aurora (Anna Safroncik) è sotto shock per aver scoperto di non essere una vera Taviani, ma riesce a superare la cosa e iniziare ad indagare sulle misteriose morti che hanno colpito Villalba. Nel frattempo Alessandro (Roberto Farnesi, leggi l’intervista di Velvet Cinema) trova quattro cadaveri nascosti nella vigna di Pietrarossa e lo rivela, ingenuamente, a Veronica (Euridice Axen). La ragazza avverte la madre, Elisabetta (Antonella Fattori), perché possa scappare prima che la verità venga a galla. Invece la donna decide di uscire allo scoperto e agire alla luce del sole. Aurora e Tessa (Giorgia Wurth) trovano una cappella con tre tombe: quelle dei coniugi Gori (che avevano una figlia adolescente, Rosa) e della loro bambina nata e morta lo stesso giorno, il 4 maggio 1984. Aurora non può credere ai suoi occhi. E’ la sua data di nascita. I suoi veri genitori erano proprio loro? Intanto Alessandro va a villa Monforte a cercare la donna, ma quando scopre che ha lasciato suo fratello Edoardo (Luca Capuano) si precipita a Primaluce per proporre una tregua.
Aurora si confida con Alessandro e gli racconta tutto quello che ha scoperto sulla misteriosa confraternita. L’uomo decide di aiutarla e le indagini partono da un mazzo di fiori trovato nella tomba della bambina. I due scoprono che ogni mese una suora ordina lo stesso mazzo e che quella era sua figlia. Amedeo (Mario Cordova) l’ha seppellita lì precisando che in quel modo avrebbe salvato un’altra bambina nata lo stesso giorno. La suora rivela di aver conosciuto Rosa Gori in ospedale e che anche lei doveva partorire quel giorno. Aurora capisce così che Rosa era sua madre e Amedeo ha fatto in modo che la bambina morta fosse fatta passare per lei per salvarla. Intanto Elisabetta ordina a Veronica di invitare a casa Livia (Fiorenza Marchegiani) per presentargliela. In realtà le due si conoscono bene visto che in passato sono state complici. Livia è spaventata ed Elisabetta la ricatta: vuole ciò che le è dovuto in cambio del suo silenzio. La Monforte se ne va senza dare una risposta e ricorda alla donna che lei non ha mai avuto niente perché era solo la serva di Pietrarossa.
Aurora e Alessandro parlano col maresciallo per farsi aiutare e riescono a risalire al nome del giudice che si occupò di Rosa, minorenne al momento della morte dei genitori. Aurora lo va a trovare, ma l’uomo sembra essere all’oscuro di tutto. In realtà è proprio lui il capo della setta e chiama subito Scilla (Alfredo Pea) per dirgli di uccidere la ragazza. Alessandro scopre che Scilla era il legale di Rosa e che è stato lui ad acconsentire la vendita di gran parte delle vigne di Pietrarossa (che prima appartenevano proprio alla famiglia Gori). Qualcosa non torna, ma Livia non intende dire nulla. Ruggero Camerana (Luca Ward) scopre che Veronica e don Lorenzo (Simon Grechi) sono fratelli e che dietro la morte di sua figlia c’è proprio Elisabetta. Camerana prende in ostaggio tutti e tre, ma quando scopre che Viola è ancora viva e tenuta prigioniera non può ucciderli. Edoardo viene convocato nel luogo in cui si riunisce la setta e gli viene comunicato che se Aurora dovesse scoprire la verità, i Monforte perderebbero tutto. Edoardo allora decide di occuparsi lui stesso dell’omicidio della moglie, compiendo così la sua vendetta.
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