Era il 1998 quando John Dahl si mise dietro la macchina da presa per dirigere il film Rounders – Il giocatore, noto anche come Il piacere del rischio. Protagonisti, Matt Damon ed Edward Norton: il primo nei panni di Mike McDermott, uno studente di Giurisprudenza abilissimo a poker, che finisce per mettersi nei guai a causa dell’altro, ergo Lester “Verme” Murphy, suo vecchio amico uscito di prigione. Loster s’indebita fino al collo e Mike cerca di aiutarlo mettendosi con lui intorno al tavolo verde. Tutto fila liscio fino a quando Verme non viene scoperto a barare, picchiato e privato della vincita. Scappa, lasciando Mike a risarcire l’ingente somma in questione. Partita dopo partita, la tensione sale e con essa emergono le vere personalità dei protagonisti. E’ stato un successo, quel film. L’idea di realizzare un sequel è nata presto, ma ci sono voluti anni per concretizzarla. Adesso finalmente ci siamo: Rounders 2 si farà, la società di produzione The Weinstein Co. ha dato l’annuncio ufficiale della nuova partnership con il gruppo di investimento Quatar Holding e Miramax e i protagonisti saranno ancora Matt Damon ed Edward Norton.
Quanto al resto del cast, il posto di John Malkovich (il “cattivo” Teddy KGB) potrebbe essere preso da Robert De Niro anche se ancora non ci sono conferme ufficiali. Le riprese saranno realizzate fra Los Angeles e Parigi e il produttore Harvey Weinstein fa sapere che Damon ha dato un’adesione immediata al progetto. In questa fase, “gli scrittori David Levien e Brian Koppelman stanno sviluppando una grande idea, un modo per rendere più internazionale la pellicola“.
Il film, spiega ancora Weinstein, prenderà il via “con un’action selvaggia” e sono in corso le trattative con un’affascinante attrice parigina: chi potrebbe essere? In molti puntano il dito verso la conturbante Eva Green e bisogna dire che la scelta non sarebbe affatto male. L’assenza di Malkovich è certa, resta da vedere se l’ingaggio di Bob De Niro sia soltanto una voce oppure un dato di fatto. La parte del cattivo gli viene sempre egregiamente, questo bisogna dirlo…
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