Gli anni spezzati, Il giudice: la storia di Mario Sossi convincerà il pubblico?

Domani, lunedì 13 gennaio, tornerà l’appuntamento con la miniserie Gli anni spezzati diretta da Graziano Diana (Edda Ciano e il comunista e La vita rubata) e dedicata agli Anni di piombo. Questa volta le due puntate (la seconda andrà in onda martedì 14), intitolate Il giudice, parleranno di Mario Sossi – interpretato da Alessandro Preziosi – che si trova a fronteggiare l’espansione del terrorismo negli anni Settanta. Nel cast anche Anna Safroncik (nei panni di Claudia Maestrali), Stefania Rocca (Grazia Sossi), Ennio Fantastichini (Francesco Coco) e Alessio Vassallo (Roberto Nigro).

La storia si svolge a Milano e ci troviamo durante la requisitoria del Pm al processo della brigata XXII ottobre, un gruppo di estrema sinistra genovese legata ai GAP di Feltrinelli. Sossi chiede che agli imputati venga dato il massimo della pena. Non riesce a credere che il gruppo abbia potuto uccidere in un modo così atroce una persona. Tutto il popolo di sinistra pensa che il giudice sia contro la classe operaia anche perché per tutto il tempo del processo agli imputati non viene data la possibilità di difendersi. Comincia così una campagna di aggressioni con slogan e lettere minatorie.

Il giudice viene perseguitato e poi rapito dalle Brigate Rosse: un gruppo di venti terroristi, con sette auto ed un furgoncino lo sequestrò la sera del 18 aprile 1974 al suo rientro a casa. Un ultimatum di 48 ore: o vengono liberati i ragazzi della brigata XXII ottobre o Sossi morirà.

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