Philip Seymour Hoffman morto: apparente overdose

E’ morto domenica 2 febbraio Philip Seymour Hoffman a soli quarantasei anni (anche se molti giornali riportano si tratti solo di una bufala). Lascia la compagna, la costumista Mimi O’Donnel e i figli Alexander (undici anni), Tallulah (otto) e Willa (sei). La polizia sta indagando, ma sembra che sia stato trovato nel bagno del suo appartamento nel West Village con un ago nel braccio e chiuso dal laccio emostatico. Pare sia morto di overdose, anche se la dichiarazione ufficiale del medico legale ancora non è stata emessa. L’attore e regista statunitense già in passato ha ammesso di aver avuto problemi di droga e proprio l’anno scorso si è fatto ricoverare per abuso di eroina. A maggio ha passato dieci giorni in una clinica e poi ha ringraziato pubblicamente le persone care che l’hanno supportato.

Hoffman è stato appassionato di recitazione fin da piccolo, seguendo corsi di arte drammatica. Ha debuttato nel 1991 e così è stato notato dalle grandi case cinematografiche di Hollywood. Tra i suoi film di successo ci sono Profumo di donna (1992), Il grande Lebowski (1998), Il talento di Mr Ripley (1999) e La venticinquesima ora (2002). Nel 2005 la sua interpretazione di Truman Capote in Truman Capote – A sangue freddo l’ha consacrato come uno dei massimi esponenti per il cinema. Per questo ruolo si è aggiudicato l’Oscar al Miglior attore protagonista e il British Academy of Film and Television Arts.

Nel 2010 ha esordito alla regia con Jack Goes Boating, mentre la sua ultima apparizione sul grande schermo è in Hunger Games – La ragazza di fuoco. Nella sua carriera ha sempre dimostrato grande versatilità e un basso profilo molto apprezzato dalla critica.

Foto by Kikapress

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