Non è facile che un’opera prima conquisti la critica così, subito, senza riserve. E’ raro che un film, ancor prima di uscire, accenda un simile entusiasmo. Ed è raro – ormai – che il pubblico italiano versi fiumi di parole (sia pur virtuali) nei confronti di un giovane. Di un gruppo di giovani. Eppure, sta accadendo tutto questo. Oggi, 6 febbraio, arriva nelle sale la commedia corale Smetto quando voglio, che segna il debutto dietro la macchina da presa del 32enne Sydney Sibilia e che ha un cast di “nuovi” ma ampiamente riconosciuti talenti: Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Sergio Solli. A loro si unisce il “veterano” Neri Marcorè.
“SMETTO QUANDO VOGLIO”, GUARDA IL TRAILER
Sibilia firma anche la sceneggiatura insieme a Valerio Attanasio e Andrea Garello e la critica, come dicevamo, già si sta sbilanciando: parla di “esordio folgorante“, “commedia dell’anno“, “grande prova“, “voce fuori dal gruppo” e pronuncia complimenti di simile tenore. E’ la storia di un gruppo di ricercatori universitari che fanno una fatica bestiale quanto assurda per sbarcare il lunario – nonostante il notevole bagaglio culturale – e che, presi dall’esasperazione, decide di darsi al crimine. Creando “una droga mai vista prima”.
Smetto quanto voglio riesce a far riflettere con una risata. Anzi, con diverse risate. Ed è questo il suo punto di forza, oltre all’originalità della storia raccontata. Sui social network è già un trionfo e basti scorrere velocemente i commenti (tanti e in continuo aumento) per averne conferma: “Dicono il miglior film italiano di questa stagione“, cinguettano quelli di Deejay chiama Italia, cui fanno eco gli altri internauti scrivendo che “L’ho visto e lo consiglio,davvero. Divertente, attuale, originale. Unagioia per il cinema italiano“, “una delizia“, “Ma che bel film divertente ed intelligente“, “il debutto di Sibilia sul grande schermo è impeccabile, contaminazione anglosassone, genialità, molto bene“.
E a queste voci si uniscono – cosa rarissima – anche quelle di altri personaggi del cinema: Luca Argentero sprizza entusiasmo da ogni poro e Paolo Virzì lo consiglia a Giovanni Veronesi: “sto @Syd_Sibilia (nome assurdo ma viene da Salerno) è bravo e sveglissimo. Vallo a vedere“.
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