Festival del film di Roma: “Soap opera” accolto tra applausi e fischi

Risate ed applausi, ma anche fischi in occasione della proiezione di Soap opera, film d’apertura della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. La pellicola di Alessandro Genovesi, che uscirà in 450 copie (distribuita da Medusa) il prossimo 23 ottobre, ha completamente diviso il pubblico: si tratta sicuramente di un progetto ambizioso e proprio per questo motivo non tutti l’hanno capito. Il regista ha osato nella scrittura della sceneggiatura, mostrando un’attenzione particolare ai dialoghi, alla fotografia ed alla scenografia che in un certo senso cercano di rompere gli schemi della commedia classica che tutti sono abituati a vedere sul grande schermo.

Questo universo inventato, in cui finzione e verità si mescolano, ha lasciato alcuni un po’ perplessi: per esempio non si capisce l’epoca in cui si svolge la storia (infatti i personaggi si muovono su auto d’epoca, anche se usano cellulari e tablet). “Veniamo catapultati – ha dichiarato Genovesi in conferenza stampa – in un contesto di realismo magico, nel quale tutto è più vero del vero. I protagonisti hanno delle storie surreali: nel lungometraggio vengono raccontate le emozioni ed i sentimenti di nove abitanti dello stesso palazzo nei tre giorni che precedono il Capodanno. C’è Francesco (Fabio De Luigi) che vive da solo e ha un flirt con la vicina di casa Patrizia (Caterina Guzzanti), ma è ancora innamorato della sua ex compagna Anna (Cristiana Capotondi) che invece aspetta un figlio da un altro uomo; Paolo (Ricky Memphis) sta per diventare padre, tuttavia ha molti dubbi riguardo la sua identità sessuale, così per scoprire se è davvero gay, decide di baciare il suo migliore amico Francesco; quest’ultimo nel frattempo si avvicina a Francesca (Elisa Sednaoui) che ha perso da poco il fidanzato.

Ci sono poi Gianni e Mario (Ale e Franz), due fratelli che vivono insieme perché il primo ha avuto un incidente che lo costringe sulla sedia a rotelle, mentre il secondo è tormentato dai sensi di colpa; infine Alice (Chiara Francini) è la star di una soap opera e ha la passione per gli uomini in divisa: l’incontro con un carabiniere (Diego Abatantuono) le cambierà la vita per sempre. Le interpretazioni di tutti gli attori sono brillanti (forse quella meno convincente è di Memphis), con un forte affiatamento: ovviamente De Luigi e la Capotondi sono stati più avvantaggiati, visto che hanno recitato insieme nei panni di fidanzati anche ne La peggior settimana della mia vita e Il peggior Natale della mia vita, sempre diretti da Genovesi. I due lavori precedenti però riescono a strappare però molte più risate rispetto a quello presentato al Festival: con le prossime proiezioni (la manifestazione si concluderà il 25 ottobre) andrà meglio?

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