Qualunque cosa succeda: Pierfrancesco Favino nei panni di Giorgio Ambrosoli

Andrà in onda oggi, lunedì 1 dicembre, e domani, martedì 2, la miniserie Qualunque cosa succeda con protagonista Pierfrancesco Favino nei panni di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato assassinato nel luglio del 1979 da un killer (l’americano William Joseph Aricò, fatto venire appositamente dagli Stati Uniti e pagato con venticinquemila dollari in contanti ed un bonifico di altri novantamila) per ordine del banchiere siciliano Michele Sindona. Ambrosoli stava indagando proprio sulle sue attività proprio come commissario liquidatore della Banca Privata Italiana: “Sono contento che la Rai scelga di raccontare questo tipo personaggi – ha dichiarato l’attore romano in occasione della presentazione del Roma Fiction Fest – E’ importante che questa storia venga conosciuta. Sono stato colpito dall’idea radicata che Ambrosoli ha sempre avuto di giustizia”.

Nel cast figurano Roberto Herlitzka, Matteo Levi, Alberto Negrin, Andrea Porporati, Andrea Gherpelli, Massimo Popolizio, Giovanni Esposito, Marco Boccardo, Gregorio Ferreri, Alma Noce, Francesca Beggio, Claudio Bigagli, Giovanni Vettorazzo, Riccardo Lombardo, Teresa Acerbis, Francesco Bonomo ed Emilio Bonucci. La serie è tratta dall’omonimo libro di Umberto, figlio di Ambrosoli, anche se Favino non l’ha mai incontrato: “In genere – ha detto Favino – cerco di non entrare nella vita delle persone. Non busso alla porta cercando di carpire dettagli. Perché in ogni caso quello che noi attori facciamo è un tradimento della realtà. Sempre. Ho letto e ho visto tutto quello che potevo su Ambrosoli, rispettando la sua famiglia”.

Le due puntate portano sul piccolo schermo la storia del duello tra Ambrosoli e Sindona durata per cinque anni e vinta dal primo anche se ad un prezzo altissimo, infatti ha pagato con la morte. Un uomo affettuoso, padre di famiglia e marito gentile. Un anno dopo la sua morte, anche Sindona si è ucciso ingerendo del veleno, mentre si trovava in carcere proprio per l’omicidio dell’avvocato. Alla fine la Banca Privata Italiana è stata liquidata ed i debiti sono stati pagati, dando a tutti una specie di risarcimento.

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