Se Dio vuole con Marco Giallini e Alessandro Gassman: la semplicità è l’arma vincente

Esce oggi, giovedì 9 aprile, nelle sale cinematografiche Se Dio vuole, opera prima dello sceneggiatore Edoardo Falcone, prodotta da Wildside di Fausto Brizzi, Marco Martani, Mario Gianani, Lorenzo Mieli e Saverio Costanzo in collaborazione con Rai Cinema e distribuita da 01 Distribution. Marco Giallini veste i panni di Tommaso, un cardiochirurgo attento al suo lavoro e che per questo motivo trascura la famiglia, quindi la moglie Carla (Laura Morante) ed i figli Bianca (Ilaria Spada) ed Andrea (Andrea Oetiker): lei è una ragazza priva di interessi, mentre lui è iscritto all’Università con indirizzo Medicina e vorrebbe seguire le orme del padre. Da un giorno all’altro però cambia atteggiamento: decide infatti di diventare prete. Tommaso, ateo convinto, finge di appoggiarlo in questa decisione, ma allo stesso tempo fa amicizia con il suo mentore Don Pietro (interpretato da Alessandro Gassman), un sacerdote un po’ sopra le righe.

La prima prova da regista per Falcone è più che superata. Sfiora quasi la perfezione. Sicuramente un lavoro migliore di tante altre commedie che si vedono in circolazione e che non riescono proprio a fare centro. Bisogna sempre ricordare che Edoardo ha collaborato in passato per gli script di Nessuno mi può giudicare e Viva l’Italia di Massimiliano Bruno, senza dimenticare Stai lontana da me di Alessio Maria Federici. Questa sceneggiatura non poteva essere affatto da meno. Il segreto sta nella semplicità. Un’ora e venti di film scorre come se nulla fosse, grazie ad una narrazione asciutta e lineare. Non ci sono momenti in cui le risate sono forzate o in cui le scene risultano banali: i due protagonisti portano alla luce temi importanti come la fede in Dio, l’omosessualità e i problemi delle famiglie al giorno d’oggi con una naturalità esemplare. Questa pellicola si può assolutamente definire “genuina“.

Anche il cast ovviamente fa la sua parte: l’interpretazione di tutti è impeccabile e soprattutto i personaggi di Giallini e di Gassman non cadono mai nel ridicolo. Scegliere due attori del loro calibro sembra una vittoria già in partenza, ma nulla va lasciato al caso. Marco ed Alessandro sono riusciti ad immedesimarsi al meglio nei loro ruoli, evitando di cadere nel non-sense e quindi far crollare tutta la storia. Abbiamo qualche difficoltà a trovare difetti… Forse perché non ci sono?

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