L’estate volge al termine, ricomincia la stagione cinematografica. E per la fine di settembre, Eli Roth riporta l’horror nelle sale: il 24, infatti, esce The Green Inferno. La sua nuova fatica, il nuovo frutto del suo estro visionario. Dichiarato omaggio a Cannibal Holocaust dell’italiano Ruggero Deodato, The Green Inferno comincia mostrando il mondo protetto di un campus in un prestigioso college newyorkese, dove un gruppo di studenti organizza una protesta che desta lo stupore generale.
Vediamo la sinossi ufficiale: “Alejandro (Ariel Levy), studente carismatico e pericolosamente affascinante, tiene un discorso d’effetto a un gruppo di studenti e, grazie alla sua retorica appassionata, attira la loro attenzione impressionandoli con la storia di una tribù dell’Amazzonia a rischio di estinzione. E’ difficile resistere alla forza del suo discorso e alla realtà di quanto racconto: le tribù dell’Amazzonia scompariranno a causa del saccheggio delle sue risorse naturali e della distruzione del loro habitat ad opera delle multinazionali. Justine (Lorenza Izzo), l’affascinante figlia di un funzionario delle Nazioni Unite, incantata dalle parole di Alejandro si unisce alla sua missione, malgrado tutti la invitino a non fidarsi di lui“. Alejandro, Justine e altri ragazzi si recano dunque in Amazzonia col fermo proposito di fermare il disboscamento e cambiare il mondo. Senza pensare alle conseguenze.
A causa di un guasto, l’aereo su cui viaggiano precipita nel cuore della giungla. Alcuni muoiono, alcuni sopravvivono. I sopravvissuti finiscono dritti dritti in un incubo, ovvero nelle mani di una locale tribù di cannibali. La stessa che intendevano salvare. “Oscure usanze primitive dominano ancora la giungla amazzonica: atti barbarici, cannibalismo e altri rituali che distruggono la mente, il corpo e l’anima“. Dal 24 settembre al cinema.
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