RaiTre ricorda Ettore Scola con il documentario Ridendo e scherzando, realizzato dalle figlie

A un mese esatto dalla scomparsa del grande Ettore Scola, RaiTre propone il documentario Ridendo e scherzando – Ritratto di un regista all’italiana realizzato dalle sue due figlie per raccontare l’artista e l’uomo

È passato un mese preciso dal giorno in cui il regista Ettore Scola ci ha lasciato e il terzo canale Rai trasmette in prima visione assoluta alle 21.10 il documentario Ridendo e scherzando – Ritratto di un regista all’italiana, ideato e diretto dalle sue due figlie, Paola e Silvia Scola, come omaggio al padre, per svelare non solo l’aspetto professionale del celebrato autore, ma anche e soprattutto quello umano. Perché lui “da solo non l’avrebbe mai fatto“, hanno affermato le registe al momento di presentare il loro progetto alla Festa del cinema di Roma 2015, dove è stato proposto in esclusiva prima di sbarcare al cinema l’1 e il 2 febbraio, a pochi giorni dalla sua morte.

Una commossa e divertita intervista in cui Ettore Scola tira fuori racconti e ricordi sulla sua incredibile vita, pungolato da Pif, Piefrancesco Diliberto, pronto ad accompagnarlo nel percorso. La Iena assume così il ruolo da intervistatore, narratore, lettore, agiografo, guida, spalla. Sullo sfondo una sala cinematografica, quella del Cinema dei Piccoli a Villa Borghese, Roma, a pochi passi da quella Casa del Cinema gli amici lo hanno salutato per l’ultima volta. Il documentario è stato insignito di un Nastro d’argento speciale dalla SNGCI, il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici: “È il nostro modo per ricordare con affetto, ancora una volta, Ettore Scola al quale, con questo riconoscimento, faremo un omaggio proprio in apertura della serata del 25 febbraio prossimo, alla Casa del Cinema dove saranno consegnati i premi ai migliori documentari dell’anno“.

Un racconto senza retorica e con molta leggerezza nel quale Scola è stato “costretto” dalle figlie (e da Pif) a rivedere e commentare le clip dei suoi film e i materiali di repertorio, ma anche vecchi filmini in Super 8, backstage realizzati sui set, fotografie rubate agli album di famiglia, disegni e vignette. Ricordi, aneddoti, citazioni e memorie pescate in una vita ricca, in una carriera da gigante. Paola e Silvia Scola hanno spiegato: “L’intento è stato quello di fare un documentario da ridere e raccontare a tutti quello che ci ha voluto dire dal vivo senza mai ricorrere a interviste ad altri che parlino di lui. Una sorta di auto-racconto che lui mai avrebbe fatto, dati la sua timidezza, il pudore e il disagio a parlare di sé, ma che abbiamo potuto fare noi che lo conosciamo abbastanza da poterlo sia celebrare sia prenderlo un po’ in giro“. E ora questa celebrazione diventa commemorazione, acquistando un senso ancora più intenso, che rende questo documentario imperdibile.

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