Il commissario Montalbano: ritorno in grande stile con due episodi inediti

Si intitolano Una faccenda delicata e La piramide di fango i due nuovi episodi di Montalbano che riporteranno in tv il celebre commissario interpretato da Luca Zingaretti

Il commissario Montalbano torna in tv dopo 3 anni con due episodi inediti diretti sempre da Alberto Sironi e interpretati da Luca Zingaretti, che ha firmato un contratto per un’altra stagione almeno. Ad attenderli non solo i telespettatori italiani (10 milioni di media e il 40% di share nell’ultima stagione inedita che risale al 2013), ma anche quelli dei Paesi che ha conquistato negli ultimi anni (ben 65, dall’America all’Australia). Il primo appuntamento è fissato per lunedì 29 in prime time su RaiUno ed è intitolato Una faccenda delicata.

S’inizia con il commissario in Liguria da Livia per una vacanza romantica al fianco della sua donna, ma la pace dura poco e una telefonata di Fazio lo costringe a tornare subito a Vigata. L’indagine che deve affrontare è quella sull’assassinio di una prostituta, Maria Castellino, strangolata con una cintura da un uomo nel miniappartamento dove lavorava. La vittima era un personaggio piuttosto singolare: aveva quasi settant’anni, ma era ancora in piena attività ed era benvoluta da tutti. Grazie a una vicina della donna e al preside Vasalicò, amico fraterno di Maria, Montalbano scopre che da tempo la Castellino era spaventata, a causa di un cliente. Nel corso di questa indagine Livia fa ritorno a Vigata, per far vedere a Salvo la cagnetta Selene (leggi su VelvetPets l’intervista a Massimo Perla che l’ha addestrata), che ha appena adottato e che sparge subito scompiglio e allegria nella casa del commissario.

La trama del secondo episodio, La piramide di fango (lunedì 7 marzo sempre in prima serata), prende il via con la morte del trentacinquenne Gerlando Nicotra. Indagando viene a galla un enorme giro di corruzione e malaffare riguardante varie imprese edili della provincia. E immancabilmente, c’entra anche la mafia. Il colossale depistaggio, con il quale si vuole far credere in ogni modo che la morte di Gerlando non sia stata altro che una storia di corna, non ha presa su Montalbano che riesce a smascherare falsi testimoni, false prove, false confessioni, e, con acume e coraggio, troverà il modo di penetrare all’interno di quella “piramide di fango” che pareva inespugnabile.

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