Frankenstein: la storia raccontata dal punto di vista del mostro

“Frankenstein” di Bernard Rose sarà al cinema dal 17 marzo. Il film è ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri.

In sala dal 17 marzo 2016 Frankenstein, il nuovo adattamento cinematografico in chiave contemporanea dell’omonimo romanzo di Mary Shelley, per la regia di Bernard Rose. Il film è ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri e raccontato dal punto di vista del mostro, Adam, interpretato da Xavier Samuel, con fattezze abominevoli modellate da stampanti 3D. Nel cast, oltre al protagonista, Carrie-Anne Moss (Elizabeth) e Danny Huston (Victor Frankenstein). Il mostro si risveglia in un laboratorio. Non sa chi è, o meglio cos’è, non sa come sia finito lì, è solo consapevole di essere vivo. Ha improvvisamente preso conoscenza e non ha controllo su di sé e sul proprio corpo, come un neonato. Della creatura si occupano Victor ed Elizabeth Frankenstein. Sono stati loro a crearlo, servendosi di una stampante 3D, ma il mostro non lo sa. Crede che gli vogliano bene, specie Elizabeth, che lo nutre e lo coccola. La creatura si innamora di Elizabeth e sviluppa anche un legame con Victor.

Frankenstein: nelle sale dal 17 marzo

Un giorno Victor nota una macchia sul viso del mostro: è un piccolo sarcoma. In men che non si dica, il problema diventa molto più grande. La faccia e il corpo della creatura sono mangiati da cancri, polipi e noduli a forma di cavolfiore. Il suo aspetto diventa orribile, terrificante. Victor sa che il suo esperimento è fallito e decide di risparmiare ulteriori sofferenze al mostro. Victor ed Elizabeth gli somministrano un’iniezione letale, che, anziché ucciderlo senza sofferenze, gli causa un dolore immenso, e la creatura sembra morire dopo un’atroce agonia. Più tardi, il corpo del mostro viene portato all’obitorio per essere dissezionato, ma non è morto, solo paralizzato dai medicinali. Quando il medico legale cerca di aprire il suo corpo, il mostro si sveglia e si oppone con la sua forza sovrumana. La creatura uccide il medico e riesce a fuggire dall’istituto di ricerca, nascondendosi nei boschi, dove impara a procacciarsi il cibo, nutrendosi di animali investiti, e stringe amicizia con un cane, diventando meno burbero.

Frankenstein: nelle sale dal 17 marzo

Si dirige verso una città, e, quando cerca di salvare una bambina caduta in un fiume, viene avvicinato dalla polizia locale, che, terrorizzata dal suo aspetto, spara al suo cane. La creatura uccide i poliziotti, ma viene aggredita e catturata dalla gente del posto. La Polizia non riesce assolutamente ad identificare il mostro, ma gli inquirenti trovano la carta d’identità di Elizabeth – in possesso della creatura – e la contattano. Elizabeth si reca al commissariato, ma finge di non conoscere il mostro, affermando di non averlo mai visto prima. Questo rifiuto lo ferisce nel profondo. Le autorità si rendono conto che la creatura non ha le facoltà mentali per affrontare un processo e lo internano in una struttura per pazienti psichiatrici.

Frankenstein: nelle sale dal 17 marzo

Nel tragitto verso l’ospedale i due poliziotti lo portano in un luogo losco in periferia e lo picchiano per vendicarsi dei colleghi uccisi, finendo per sparargli. Il mostro si sveglia sepolto vivo in un cumulo di rifiuti. Riesce a fuggire e si trova nei bassifondi, dove stringe amicizia con Eddie, un musicista cieco e squattrinato, che lo accetta senza giudicarlo. La creatura vorrebbe sperimentare il sesso, e così Eddie gli presenta Wanda, una prostituta. Questo tentativo finisce per avere un esito tragico: la donna rimane disgustata dal modo orribile in cui la creatura è degenerata fisicamente, e il mostro finisce per uccidere sia lei che Eddie. Il mostro è ora in preda alla disperazione più totale e vuole solo trovare Victor ed Elizabeth, per affrontarli e scoprire le sue vere origini e il motivo della sua creazione. La creatura riesce a recarsi all’istituto dove ha visto la luce per l’ultimo, epico confronto con chi gli ha dato la vita.

Ecco il trailer ufficiale: 

Photo credits: Twitter

 

Impostazioni privacy