Ballad in Blood, il film sull’omicidio di Perugia di Ruggero Deodato

Uscirà il 5 aprile nelle sale cinematografiche il film, Ballad in Blood del regista Ruggero Deodato. La pellicola sarà presentata in anteprima mondiale nella terza giornata del festival di Lucca.

C’è una figura inquietante nel panorama cinematografico mondiale è quella di Ruggero Deodato. Regista italiano, soprannominato Monsieur Cannibal per un suo film Cannibal Holocaust (1980), considerato una delle più terrificanti e violente pellicole della storia del cinema, per il quale Deodato nel corso degli anni ha subito numerosi processi. Oltre a questo lo stile del regista ha influenzato cineasti del calibro di Quentin Tarantino e Oliver Stone.

I deboli di stomaco sono avvertiti Deodato sta per tornare sul grande schermo con una storia degna del suo stile: l’omicidio di Meredith Kercher. La vicenda della ragazza americana barbaramente uccisa a Perugia è stata la protagonista delle pagine di cronaca nera e ora sta per sbarcare sul grande schermo. Deodato assicura che ha pensato a dare una bella lezione all’assassino di Meredith che nella realtà ancora non è stato trovato. Se lo dice lui possiamo essere certi che non farà una bella fine. Il film si chiama Ballad in Blood (già il titolo promette bene) e uscirà domani in anteprima mondiale nella terza giornata del Festival di Lucca.

Monsieur Cannibal torna dietro la macchina da presa pronto a liberarsi finalmente del mito di Cannibal Holocaust che ha condizionato l’intero genere horror e anche la sua carriera. Per capire di chi stiamo parlando basta raccontare come è nato il film. La storia racconta la drammatica avventura di quattro reporter uccisi da una tribù di cannibali in Amazonia. Robert Kerman, Francesca Ciardi, Perry Pirkanen e Luca Barbareschi, al tempo sconosciuti sono gli attori che interpretano gli sventurati avventurieri. Il set del film è stato molto complicato e dopo la fine delle riprese Deodato chiese agli attori di non mostrarsi ad amici e parenti per circa un anno, per far credere che fossero veramente morti. La cosa funzionò talmente bene che il regista rischiò d’essere condannato per omicidio. Dopo questa storia siamo tutti molto curiosi di sapere cosa avrà pensato Deodato per il film su uno degli omicidi più efferati della nostra cronaca nera.

Photo Credtis: Twitter

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