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The Walking Dead 6×16: un finale al cardiopalma e tanto amaro in bocca

L’attesa è finita e la sesta stagione di The Walking Dead è giunta al termine con quella che in rete è stata già definita come la puntata più emozionante dell’intero ciclo

Con una puntata più lunga del solito termina la sesta stagione di The Walking Dead e, come aveva anticipato l’attore Andrew Lincoln (LEGGI ANCHE LE PAROLE DEL PROTAGONISTA SUL SEASON FINALE), si tratta di un episodio molto cupo ed emozionante, che non mancherà di suscitare polemiche. Un lento prologo per descrivere i momenti prima dell’inevitabile scontro, con Morgan che riesce a soccorrere Carol e Rick e gli altri che si preparano ad portare Maggie dal dottore visto che sta male.

La tensione sale quando il gruppo capitanato dall’ex sceriffo incontra sulla strada alcuni Saviors, ma il duello pare rimandato. Prima della puntata si è parlato a lungo di chi sarebbe morto e la maggior parte degli appassionati aveva pensato che l’addio di uno dei protagonisti sarebbe stato a causa di Negan. L’improvviso malessere di Maggie, però, fa lasciare il fiato in sospeso. E se fosse lei a lasciarci e non per atto eroico, ma per una “banale” malattia? Un’altra candidata è senza dubbio Carol, che nonostante le cure di Morgan e i suoi consigli, pare proprio intenzionata ad abbandonare i suoi. E là fuori, da sola, sopravvivere non è certo facile. Certo è che le parole sdolcinate tra Abraham e Sasha potrebbero anche far pensare alla dipartita di uno di loro. Pensieri che lasciano subito al passo a un altro momento di grande tensione, con un nuovo posto di blocco. E un nuovo retromarch. Portare Maggie dal dottore si fa sempre più difficile.

Poi è la volta di Morgan, solo dopo che Carol se ne è andata. Sarà lui a morire? Gli autori giocano con gli spettatori come il gatto con il topo, lasciando indizi e facendo temere il peggio. Ma è proprio questo il bello: ognuno di loro rischia. Nessuno è al sicuro. Il terzo posto di blocco è in realtà un’imboscata, ma i nostri riescono a superarla indenni. Eppure attaccati ad alcuni zombi ci sono oggetti che appartengono a Michionne e Daryl. Così Rick capisce che i due sono prigionieri. Mentre Carol e Morgan si rincorrono ancora, con lei che viene sorpresa e ferita da uno dei Savior fuggiti per poi essere di nuovo salvata dal suo amico e poi da un aiuto inaspettato. Quarto posto di blocco: niente da fare. Tutte le strade verso la città (e il medico per Maggie) sono bloccate.

Ci si avvicina a grandi falcate al finale con Rick e gli altri che pur di salvare la loro amica decidono di forzare la situazione con un piano rischioso. Eugene è pronto a sacrificarsi (e da una parte sarebbe un sospiro di sollievo visto che non è certo tra i protagonisti più amati), ma le sorprese sono dietro l’angolo. Anche perché Negan è sempre un passo avanti a loro. Daryl, Michionne e Glenn? Non se li sono dimenticati: escono fuori nel momento in cui vengono fatti prigionieri anche i loro compagni. Tutti in ginocchio. Al cospetto di Negan che finalmente si fa vedere per la prima volta. Ed è un monologo da brividi quello che il boss fa a Rick, ai suoi piedi. Ma non basta perché Lucille sta per essere sferrata e i lunghissimi minuti che passano prima della scelta dello sfortunato sono forse la parte migliore di tutta la stagione. La conclusione? In perfetto stile Walking Dead, ovvero: tutto rimandato ai prossimi mesi con una probabile parolaccia strozzata in gola (o urlata).

Arrivederci alla prossima stagione dunque, con molti punti interrogativi e una nuova certezza: Negan sarà protagonista degli incubi dei protagonisti e dei telespettatori, assieme alla sua mazza Lucille. Altro che zombie.

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