Oggi Luigi Comencini avrebbe compiuto 100 anni, resta uno dei registi più importanti della storia del cinema, maestro della commedia italiana
L’otto giugno del 1916, a Salò nasceva Luigi Comencini. Da allora sono passati 100 anni e 8 anni dal giorno della sua scomparsa. L’Italia non può dimenticare uno dei maestri del cinema. Durante la sua lunga carriera ha diretto i migliori attori italiani come Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida che rese vere e proprie star nazionali grazie al film, Pane Amore e Fantasia(1953). Film che rappresenta l’Italia del dopoguerra e la sua voglia di rialzarsi dalla miseria e dalla tragedia, con questa pellicola Comencini inaugurò la commedia all’italiana. Presto divenne un genere non solo nazionale, ma oltrepasso i confini per rappresentare l’Italia nel mondo.
![Pane Amore e Fantasia](https://www.velvetcinema.it/wp-content/uploads/2016/06/Pane-Amore-e-Fantasia.jpg)
Il suo primo film di successo risale al 1949, quando dirige Totò facendolo scambiare per un imperatore ne L’imperatore di Capri. Dopo la saga di Pane Amore e Fantasia, dirige Alberto Sordi ne La bella di Roma (1955) con una strepitosa Silvana Pampanini. Il grande successo arriva con la televisione e il suo sceneggiato Le avventure di Pinocchio (1972) con Nino Manfredi nei panni di Geppetto, Andrea Balestri in quelli di Pinocchio e Gina Lollobrigida come Fata Turchina.
![Pinocchio](https://www.velvetcinema.it/wp-content/uploads/2016/06/Pinocchio.jpg)
Nino Manfredi disse di Comencini: “… È un regista serio ma non serioso, divertente ma mai comico, una persona che sa far adattare gli attori ai ruoli con maestria ineguagliabile…” Negli anni ottanta, la commedia all’italiana cambia e diminuiscono sia i film realizzati dal regista che i successi. Dirige uno scatenato e irriverente Beppe Grillo in Cercasi Gesù (1982) e un ottimo Bernard Blier in Voltati Eugenio (1980). La RAI, a dodici anni dal grandissimo successo di Pinocchio, lo chiama di nuovo per dirigere Cuore (1984), quindi torna alla commedia con Virna Lisi e Michel Serrault in Buon Natale… buon anno (1989), con cui si congeda per l’aggravarsi della sua malattia cronica, la malattia di Parkinson.
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