Paolo Sorrentino, ultimo italiano a vincere l’Oscar come miglior film straniero, non accetta la scelta di Fuocoammare: “un masochistico depotenziamento del cinema italiano”…
Ormai la decisione è presa. Fuocoammare rappresenterà l’Italia in corsa agli Oscar. Ma c’è chi ancora storce il naso all’idea di un docu-fiction che gareggi per la tanto amata statuetta (LEGGI ANCHE: OSCAR 2017: FUOCOAMMARE DI GIANFRANCO ROSI TRA I CANDIDATI A RAPPRESENTARE L’ITALIA [VIDEO]). Eppure di statuetta, a forma di orso per l’esatezza, il film ne ha già collezionata una e non da poco, alla Berlinale. Ma sembra proprio che non non tutti vogliano dare fiducia ai migranti di Fuocoammare di Gianfranco Rosi. A esporsi categoricamente contro la scelta soprattutto Paolo Sorrentino, ultimo premio Oscar italiano come miglior film: “Fuocoammare – spiega il regista a Repubblica – è un bellissimo film, ma andava candidato all’Oscar nella categoria dei documentari“.
Sì, perchè Fuocoammare di Rosi gareggia non solo come miglior film straniero, ma anche come miglior documentario. Insomma, due candidature al prezzo di una per l’Italia. E sul confronto con gli altri documentari le possibilità di vittoria sembrano essere alte, secondo Sorrentino come film l’Italia avrebbe potuto giocare una carta diversa. “Questa scelta è un inutile masochistico depotenziamento del cinema italiano che quest’anno poteva portare agli Oscar due film: un film di finzione che secondo me avrebbe avuto molte chance è Indivisibili di Edoardo De Angelis, mentre Fuocoammare può concorrere e vincere nella categoria dei documentari“.
La storia delle due gemelle siamesi, Indivisibili di Edoardo De Angelis, per Sorrentino avrebbe avuto maggiori possibilità di vittoria. Ma i giudici hanno voluto osare e proporre Fuocoammare. Dopo tutto secondo alcuni Indivisibili non aveva convinto neanche la giuria di preselezione di Venezia73, così il film era stato presentato fuori concorso. C’è da dire però che critica e pubblico che hanno visto il film al Lido di Venezia hanno apprezzato tantissimo il film di De Angelis. Dopotutto è il cinema ragazzi! E ognuno ha i suoi gusti. Aspetteremo febbraio per vedere chi ha torto e chi ragione…
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