È morta Elsa Martinelli, l’attrice che incantò gli Usa [VIDEO]

Il mondo del cinema piange la scomparsa di Elsa Martinelli. L’attrice è morta nella sua casa a Roma all’età di 82 anni. A soli vent’anni, arrivò a conquistare Hollywood: nel 1955, Kirk Douglas la vide sulla copertina di Life e la volle per Il cacciatore di indiani. Nel corso della sua carriera ha lavorato con registi come Orson Welles, Howard Hawks, Mario Monicelli e recitato con – fra gli altri – Marcello Mastroianni, Robert Mitchum, John Wayne. Dopo una lunga assenza, era riapparsa nel 2005 in prima serata su RaiUno nella terza stagione della fiction Orgoglio.

Lutto nel mondo del cinema: all’età di 82 anni si è spenta nella sua abitazione a Roma l’attrice Elsa Martinelli, malata da tempo. Nel corso della sua carriera ha lavorato con registi come Orson Welles, Howard Hawks, Mario Monicelli e recitato con – fra gli altri – Marcello Mastroianni, Robert Mitchum, John Wayne.

A soli vent’anni, lei, nata a Grosseto nel gennaio del 1935 e trasferitasi a Roma all’età di 9 anni, arrivò a conquistare Hollywood. Nel 1955, Kirk Douglas la vide sulla copertina di Life e la volle per Il cacciatore di indiani. Iniziò così una carriera lunga circa una settantina di film fra Cinecittà e Hollywood, tra commedie, film drammatici e d’avventura. Nel 1956, Elsa Martinelli vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino come migliore attrice grazie al film Donatella di Monicelli, in cui interpreta una ragazza romana la cui vita cambia radicalmente grazie all’incontro con una ricchissima signora americana.

Incise anche un disco come cantante e, nel 1971, si cimentò come presentatrice del Festival di Sanremo nel 1971. A partire dagli anni Settanta, cominciò a centellinare le sue apparizioni sul grandi schermo, continuando però ad essere presente in televisione, nei talk show e nelle fiction. Nel 1995 raccontò la sua vita in Sono come sono. Dalla Dolce vita e ritorno. Dopo una lunga assenza, era riapparsa nel 2005 in prima serata su RaiUno nella terza stagione della fiction Orgoglio.

Photo credits: Twitter

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